Spesso siamo qui a descrivere il multiplayer competitivo come uno degli aspetti fondamentali nei giochi di questa generazione. Valve sembra aver ignorato questa regola nel sviluppare il seguito di Portal. Il game writer Erik Wolpaw ha affermato ai microfoni di 1UP che inizialmente si era pensato ad un multiplayer competitivo da aggiungere alla coop. Durante lo sviluppo poi si sono accorti di come questa modalità fosse caotica e confusionale e il divertimento da essa scaturita potesse durare solo pochi secondi. Portal 2 è una sorta di puzzle-solving ambientale per tanto è sicuramente più opportuno unire le forze per superare i vari stage piuttosto che darsela di santa ragione aprendo portali a destra e a manca.
Non sappiamo se questa scelta sia vincente, non ci resta che attendere il prossimo febbraio per scoprirlo.