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Niente Mortal Kombat in Australia: fatali furono le fatality

Console tribe news - Niente Mortal Kombat in Australia: fatali furono le fatality

di: Luca "lycenhol" Trevisson

L’ente di classificazione Australiano ha proibito la commercializzazione di Mortal Kombat per i contenuti troppo violenti. Dopo che la decisione è divenuta già di pubblico dominio, Warner Bross ha dichiarato:

Siamo estremamente contrariati che Mortal Kombat, uno dei franchise di videogiochi più vecchi e di maggior successo del mondo, non sia disponibile per i giocatori adulti australiani.

WBIE [Warner Bros Interactive Entertainment] non può far commercializzare contenuti per adulti dove essi non siano appropriati. Capiamo che non tutti i contenuti sono per tutti gli audience, ma c’è un bacino di utenza per contenuti di gioco maturi e avrebbe più senso istituire una classificazione R18+ in Australia.

Alcuni publisher in passato hanno aggirato i ban o le limitazioni di rating, modificando i propri giochi per la versione australiana. Per esempio Valve aveva rimosso il gore nella versione di Left 4 Dead per il paese dei canguri. Ma Warner Bros. ha qualcos’altro in mente:

Come membro dell’iGEA, WBIE sta vagliando tutte le opzioni a disposizione in questo momento.

Ricordiamo che in Australia la massima classificazione per i giochi è la MA 15+ e quindi tutti i giochi che magari potrebbero essere adatti ad un pubblico adulto, ma non lo sono per la fascia di età dai 15 ai 18, sono comunque vietati.
L’avvocatura di stato sta attualmente dibattendo sull’introduzione di una categoria di classificazione R18+, ma ci sono opinioni contrapposte in merito.
Da poche ore sono state rilasciate le motivazioni ufficiali del bando che, anche se presagibili, possono essere interessanti da leggere:

Gioco da computer non adatto per la visione e la fruizione da minori e per questo Rifiuto di Classificazione.

Il gioco contiene violenza che supera i limiti ammissibili ed è per questo non adatto ad essere giocato da persone con età inferiore ai 18 anni di età.

L’ente sottolinea che le fatality [esecuzioni] non possono essere attuate nella modalità Storia e comunque non sono eseguibili di frequente durante il gameplay; però, viene anche sottolineato che ci sono più di 60 fatalities disponibili e che sono una componente importante del gioco.

…[le fatality] contengono rappresentazioni esplicite di smembramenti, decapitazioni, sventramente ed altre forme brutali di massacro. A causa dell’esagerata natura concetturale delle fatality e del loro contesto entro un gioco di lotta ambientato in un reame di fantasia, l’impatto è amplificato dall’uso di grafica che è renderizzata realisticamente e molto dettagliata.

Warner Bros ed i NetjerRealm hanno tenuto la bocca ben chiusa sulle fatality, ma l’ente dal canto suo ne descrive tre come esempio:

  • Kung Lao lancia il suo cappello di metallo sul pavimento che si mette a ruotare come una motosega. Poi afferra l’avversario prono per le anche e trascina il suo corpo attraverso la sega, tagliandolo letteralmente in due metà verticalmente. Si sottolineano copiosi spruzzi di sangue. Kung Lao afferra poi le due metà del corpo con spruzzi ematici abbondanti.
  • Quan Chi esplicitamente taglia via le gambe dell’avversario, con abbondanti spruzzi di sangue. Dopo che l’avversario è a terra, Quan Chi usa le gambe amputate per infierire sul nemico per un prolungato lasso di tempo.
  • Baraka pianta una lama, legata al suo polso, nello stomaco dell’avversario, sollevandola fino a farla uscire dalla testa. Poi si mette a girare intorno e letteralmente decapita e manda in pezzi il nemico, con copiosi spruzzi di sangue.

Stay tuned!