Call of Duty: Modern Warfare 3 si prevede venderà una barca di copie durante il periodo più caldo dell’ anno, ma il gioco è il primo della saga ad appartenere alla “nuova” Infinity Ward, in parte ricostruita dopo i licenziamenti da parte di Activision delle menti geniali a capo degli studios, quei Jason West e Vince Zampella che hanno convinto (anche se non lo ammetteranno mai neanche sotto tortura) altri membri del team ad allontanarsi da Activision. E’ legittimo chiedersi se il gioco sarà veramente all’altezza della qualità dei precedenti Modern Warfare e a risponderci è il boss di Activision Publishing, Eric Hirshberg interpellato in merito alla vicenda da IndustryGamers.

Secondo lui questo non dovrebbe essere un problema perché molte delle persone che hanno lavorato sui primi Modern Warfare sono le stesse persone che si stanno occupando del terzo capitolo. IndustryGamers ha giustamente chiesto in quanti di preciso del vecchio team sono impegnati e Hirshberg ha semplicemente risposto: “un sacco” e ha poi aggiunto:

“Molti di loro sono in Infinity Ward fin dal principio. Ci sono stati molti problemi tra Activision e il vecchio team ma tutto è successo prima che arrivassi qui, quindi non ho mai avuto modo di lavorare con il vecchio Infinity Ward, ho solo avuto modo di lavorare con il nuovo Infinity Ward e tutto quello che posso dirvi è che questo è uno dei gruppi più talentuosi che ho avuto il piacere d’incontrare nella mia vita “

“Sledgehammer (studios spalla composto da alcuni dei membri che hanno precedentamente lavorato a Dead Space) veramente li ha trattati come partner e il gioco è un riflesso di una visione combinata tra questi due talentuosi studios.”

Ha poi concluso: “E così tutti coloro che vi dicono: ‘Questa non è la vera Infinity Ward’ semplicemente sbagliano. Si tratta di uno sviluppatore incredibile, uno studio incredibilmente di talento e lo dimostreranno”

Aspettiamo l’ 8 Novembre per scoprire le reali qualità del titolo, giorno in cui il gioco si renderà disponibile su Xbox 360 e Playstation 3.