
Microsoft: i licenziamenti nel 2025 legati all’investimento da 80 miliardi di dollari nell’IA
di: Luca SaatiMicrosoft ha avviato una nuova ondata di licenziamenti questa settimana, colpendo diversi settori dell’azienda, tra cui gaming, vendite e marketing. Con oltre 9.000 dipendenti tagliati — che si aggiungono ai 6.000 licenziamenti di maggio — il colosso di Redmond ha raggiunto quota 15.000 posti di lavoro persi nel solo 2025. E il motivo sembra essere uno solo: l’intelligenza artificiale.
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Secondo un’indagine del Seattle Times, Microsoft starebbe riducendo il personale per liberare capitale da investire nell’infrastruttura AI. La società ha infatti annunciato un investimento di 80 miliardi di dollari nel prossimo anno fiscale per rafforzare la propria presenza nel settore, con 25 miliardi in più rispetto all’anno precedente.
“La spinta verso l’AI non significa che Microsoft stia sostituendo i lavoratori con la tecnologia. Ma l’alto costo per costruire l’infrastruttura, distribuito su più anni, sta portando l’azienda a tagliare dove può.”
Nonostante le rassicurazioni, molte delle posizioni eliminate negli ultimi mesi erano ruoli potenzialmente rimpiazzabili da sistemi AI, soprattutto nel settore sviluppo. Microsoft ha infatti investito pesantemente in strumenti AI capaci di scrivere e correggere codice e starebbe valutando l’obbligatorietà dell’uso dell’AI, integrandola nei processi di valutazione delle performance interne.
In parallelo, emergono tensioni nel rapporto con OpenAI, partner strategico con cui Microsoft ha stretto un accordo plurimiliardario. Le due aziende, secondo fonti interne, avrebbero visioni divergenti sul futuro dell’AI, aumentando l’instabilità all’interno dell’ecosistema Microsoft.
Un colosso in salute, ma a che prezzo?
Ironia della sorte, questi massicci tagli arrivano in uno dei momenti finanziari più floridi della storia di Microsoft. L’azienda ha recentemente superato Apple in capitalizzazione di mercato e insegue da vicino NVIDIA nella corsa al titolo di azienda più preziosa al mondo. Gli investimenti sull’AI, pur sacrificando altri settori, sembrano accontentare gli azionisti.
Nel ramo videoludico, Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming, ha rassicurato i dipendenti affermando che “la piattaforma, l’hardware e il piano giochi di Xbox non sono mai stati così solidi.” Tuttavia, diversi progetti videoludici in sviluppo sono stati cancellati proprio durante questa fase di licenziamenti.
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Microsoft non è l’unica. Aziende come Meta, Amazon e Google hanno attuato tagli simili, con oltre 50.000 posti di lavoro persi nel tech globale nel solo 2025, nonostante profitti da record. Lo stesso CEO di Amazon, Andy Jassy, ha anticipato ulteriori tagli nei prossimi anni, man mano che l’AI verrà integrata nei flussi di lavoro.