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Medievil, nuovi dettagli e immagini di confronto tra remake e gioco originale

di: Luca Saati

Con un post diffuso sulle pagine del Playstation Blog, Sony ha diffuso nuovi dettagli sul remake di Medievil e delle immagini che confrontano il gioco con l’opera originale uscita su PS One.

Durante la demo della Gamescom ho potuto affrontare i primi livelli del remake, facendomi strada fra orde di non morti nel cimitero ed esplorando il Mausoleo in cima alla collina. Durante questo poco tempo ho fatto alcune sorprendenti scoperte che sicuramente faranno felici sia gli avventurieri neofiti che i veterani.

Ecco tutto ciò che dovete sapere sulla nuova edizione di MediEvil.

Per i nuovi giocatori…

1. Nella sua anima c’è un pizzico di Dark Souls

Una delle sorprese più inaspettate è stata che MediEvil ricorda Dark Souls… nonostante sia stato pubblicato più di un decennio prima dell’epico e complicatissimo titolo fantasy di FromSoftware.

Questa sensazione si presenta dopo aver superato la cripta del tutorial e il cimitero in cui è immersa. Il primo motivo è che i livelli di MediEvil sono dei labirinti compatti disseminati di segreti e scorciatoie; il secondo è che il gioco è molto difficile. Non si tratta di un semplice hack and slash in cui basta premere pulsanti a caso per avanzare: i singoli nemici possono causare danni notevoli, e quando attaccano in gruppo possono rispedire rapidamente nella tomba gli avventurieri più sprovveduti.

Ma le somiglianze non finiscono qui. Per espandere il proprio arsenale, è prima necessario trovare o sbloccare nuove armi. Alcune di esse si rovineranno con il tempo fino a diventare inutilizzabili (come gli scudi e le clave), mentre altre sono disponibili solo in numero limitato (come i coltelli da lancio e i dardi da balestra. Questo elemento, abbinato a livelli articolati che richiedono strategie particolari (come l’ardua scalata al Mausoleo in cima alla collina, dove è necessario schivare o bloccare con lo scudo dei giganteschi massi) e a scontri con boss enormi e complicati, non può che ricordare le atmosfere di Dark Souls… ma con uno spirito decisamente più irriverente.

MediEvil è un’opportunità unica sia per i fan di FromSoftware che per gli appassionati di genealogia videoludica di vivere un’esperienza alternativa e antecedente a quella che caratterizza ora un genere molto apprezzato.

2. Vestirete i panni di un leggendario cavaliere con un conto da regolare…

La trama del gioco è rimasta la stessa del 1998. Il protagonista è il redivivo Sir Daniel Fortesque, un ex nobile cavaliere che dopo 100 anni di riposo nella sua cripta è ormai poco più di uno scheletro in armatura. Tuttavia, armato di spada e di un arsenale sconfinato, si prepara ad affrontare il male e a salvare ancora una volta il suo regno.

3. …ma ricordate che spesso le leggende esagerano

Per la storia, Sir Daniel Fortesque è un prode cavaliere che un secolo fa sconfisse il malvagio stregone Zarok. Purtroppo, la realtà è molto meno lusinghiera: Dan fu il primo a morire a causa di una freccia vagante durante una carica sul campo di battaglia.

Per questo motivo, non poté mai entrare nel Salone degli Eroi (l’equivalente del Valhalla nell’universo di MediEvil). La sua inattesa resurrezione gli dà quindi la possibilità di entrare davvero nella leggenda e assicurarsi un posto fra i più grandi eroi di Gallowmere.

Per i veterani della serie

1. Gran parte del gioco è rimasta intatta

Questo remake non intacca il cuore del gioco che avete conosciuto nel 1998: intensi combattimenti all’arma bianca, livelli pieni di segreti e tonnellate di humor macabro.

Other Ocean, lo studio incaricato di far risorgere quest’avventura in terza persona per il pubblico moderno, ha preferito concentrarsi soprattutto sul lato estetico.

La nuova versione per PS4™ spinge al massimo lo stile grafico a tema horror ma conserva la sua anima alla Tim Burton. La progettazione originale dei livelli è stata lasciata volutamente intatta, seppur con qualche occasionale e gradita sorpresa. Per fare qualche esempio, la mappa del mondo ha un look del tutto rinnovato, mentre il Salone degli Eroi, un mondo in cui Sir Dan può ricevere armi e potenziamenti dagli altri leggendari guerrieri di Gallowmere, è stato arricchito con nuove storie.

2. Il doppiaggio include nomi originali, battute classiche e nuove voci

Farsi capire è difficile quando si è privi di mascella. Eppure Jason Wilson (che è anche l’autore della storia di MediEvil) era riuscito in modo ammirevole a dare carattere ai rantoli di Sir Daniel Fortesque, rendendoli divertenti piuttosto che orribili. Quindi, dato che nessuno meglio di lui poteva catturare la personalità di Dan, Wilson ha registrato nuovamente tutte le sue battute per questo remake su PS4™.

In altre sezioni, il gioco conserva i dialoghi in alta risoluzione del cast originale di supporto. Per esempio, le tante garguglie di pietra sparse nei livelli danno ancora i loro consigli con le loro voci stridenti e monotone come facevano nel 1998. Tuttavia il cast include anche qualche aggiunta, tra cui la nuova voce narrante prestata dalla doppiatrice Lani Minella. (Soul Calibur VI, God of War, XCOM 2).

3. La colonna sonora originale è stata registrata di nuovo con grande cura

Neanche la colonna sonora è stata modificata, come è giusto che sia. Al contrario, è stata arricchita. Nel remake per PS4 gli effetti orchestrali riprodotti al sintetizzatore del gioco originale sono stati sostituiti dai reali strumenti dell’Orchestra Sinfonica di Praga, che ha registrato dal vivo i brani ispirati allo stile di Danny Elfman. E chi ha supervisionato questa nuova versione? Ovviamente la coppia di compositori Bob & Barn, autori e produttori della colonna sonora originale.

Sia che abbiate perso la versione di MediEvil per la prima piattaforma PlayStation® o che conserviate dolci ricordi della vostra avventura per salvare Gallowmere dalle mire di uno stregone malvagio, per il prossimo Halloween avrete mille motivi per prendere in mano un controller wireless DUALSHOCK®4 e tuffarvi in questo remake per il sistema PS4™ di un classico intramontabile.