Medal of Honor: 3 milioni di copie o niente sequel

Medal of Honor non solo dovrà vedersela con il più accreditato Call of Duty ma dovrà anche sfondare il muro dei 3 milioni di copie vendute per poter avere la certezza di poter proseguire la serie. E’ lo stesso produttore esecutivo del gioco, Greg Goodrich, ad aver rivelato l’obiettivo al New York Times.
Oltre a questo è stato svelato un retroscena: il titolo originale doveva avere il sottotitolo “Anaconda”, una vera missione americana in Afghanistan fallita e con perdite tra i militari statunitensi. Proprio questo fatto ha portato EA a cancellare ogni riferimento alla missione per non evocare cattivi ricordi nelle menti dei cittadini a stelle e strisce.
Sempre dall’articolo del giornale, EA ritiene che Medal of Honor farà sentire i giocatori come se fossero realmente in Afghanistan, e non come essere in un film come succede in Call of Duty.

Tra una frecciata e l’altra, sembra fattibile l’obiettivo di vendite minimo prefissato in considerazione del fatto che il titolo è multi-piattaforma ed è un genere molto amato. Alle parole dovranno seguire i fatti.