
Marathon: Bungie nella bufera tra accuse di plagio, crisi interna e piani stravolti
di: Luca SaatiMarathon, il nuovo extraction shooter targato Bungie, sta attraversando un momento estremamente delicato. Dopo un’accoglienza piuttosto tiepida al primo reveal del gameplay e alla successiva fase di Closed Alpha, la situazione è precipitata ulteriormente a causa di una grave accusa di plagio. L’artista indipendente ANTIREAL ha infatti denunciato l’uso non autorizzato di un suo artwork del 2017, inserito nel gioco senza il suo consenso. Bungie ha confermato l’accaduto, attribuendo la colpa a un ex-dipendente e assicurando che provvederà a sistemare le cose. Tuttavia, la vicenda ha rapidamente fatto il giro del web, influenzando negativamente anche le poche impressioni positive che il titolo aveva raccolto per la sua estetica visiva.
Questa crisi arriva in un periodo già complicato per il progetto. Durante una recente diretta streaming, il team ha affrontato pubblicamente sia le polemiche relative al plagio che le numerose critiche arrivate dal test tecnico. Il risultato è stato un intervento impacciato, che ha trasmesso un senso di profonda incertezza e tensione interna.
Secondo quanto riportato dal giornalista Paul Tassi di Forbes, il clima tra i dipendenti è tutt’altro che sereno. Il morale è in caduta libera e la preoccupazione sul destino dello studio è palpabile. L’assenza di comunicazioni chiare da parte dei vertici alimenta il timore di un possibile flop che Bungie non può permettersi, soprattutto dopo le recenti difficoltà legate anche al futuro di Destiny 2.
A peggiorare il quadro, Bungie avrebbe già interrotto l’intera strategia marketing prevista per giugno, che includeva il lancio di un nuovo trailer e l’apertura dei preordini. Anche la beta pubblica inizialmente programmata per agosto potrebbe essere sostituita da una più generica serie di playtest pubblici, seguendo una roadmap ancora in via di definizione. Queste decisioni erano già state prese prima dello scandalo legato agli asset rubati, a seguito del feedback negativo ricevuto sul gameplay.
Marathon, secondo diverse fonti, è nato da una visione imposta dall’alto, dai “vecchi leader” di Bungie, che avrebbero ignorato per anni i suggerimenti degli sviluppatori riguardo ciò che poteva funzionare o meno. Tra questi, spiccava la richiesta di una modalità PvE che è sempre rimasta inascoltata. Ora che anche l’unico elemento elogiato del gioco – lo stile visivo – è stato messo in discussione, il progetto appare sempre più traballante.
Nonostante il lancio sia ancora previsto per settembre, la sensazione crescente è che Marathon non sia pronto. Tra auditing degli asset, ridefinizione della strategia promozionale e revisioni interne, il gioco sembra ben lontano dall’essere in grado di affrontare il mercato in soli quattro mesi. E anche un eventuale rinvio potrebbe non essere sufficiente: i problemi di Marathon sembrano radicati nel concept stesso, non solo nella sua esecuzione.