
Mafia: The Old Country sfrutta l’Unreal Engine 5 per raccontare “la bellezza della Sicilia”
di: Luca SaatiHangar 13 è tornato sulla scelta di utilizzare l’Unreal Engine 5 per lo sviluppo di Mafia: The Old Country, prossimo capitolo della celebre saga criminale, abbandonando il motore proprietario utilizzato in passato per Mafia III. In un’intervista concessa a IGN, il presidente dello studio Nick Baynes e il game director Alex Cox hanno spiegato nel dettaglio i motivi dietro questa scelta e i benefici ottenuti.
Secondo Cox, uno dei principali vantaggi offerti da Unreal Engine 5 è la vasta gamma di strumenti disponibili “out of the box”, che ha permesso al team di concentrarsi su ciò che conta: l’atmosfera, i paesaggi e la qualità cinematografica dell’esperienza.
“Con questo capitolo volevamo mettere un enorme accento sulla rappresentazione della bellezza della Sicilia, dei suoi fantastici paesaggi. Le tecnologie come MetaHuman ci hanno permesso di ottenere una presentazione cinematografica di altissimo livello”.
L’attenzione alla qualità delle performance attoriali e delle animazioni facciali è stata fondamentale:
“Le interpretazioni sono davvero incredibili. Il livello qualitativo delle espressioni è straordinario, ed è un aspetto chiave anche per questo Mafia, come lo è stato per tutti i capitoli precedenti”.
Baynes ha spiegato che sviluppare un proprio motore interno richiede molto tempo e risorse, soprattutto per mantenere strumenti all’avanguardia. La scelta di adottare Unreal Engine 5 è quindi dipesa dalla volontà di concentrare gli sforzi sul gameplay, sulla narrazione e sulla direzione artistica, piuttosto che sulla tecnologia sottostante:
“Più la tecnologia avanza, più tempo serve per costruirla. Volevamo concentrare tutte le energie su ciò che rende il gioco unico, e Unreal ci ha dato quella libertà”.
Cox ha inoltre rivelato che il team ha cominciato lo sviluppo di Mafia: The Old Country ricreando la piazza del mercato di Mafia II, ambientazione che apre proprio con una scena in Sicilia, luogo centrale del nuovo gioco.
“L’abbiamo scelta per tanti motivi. Sapevamo già come appariva, potevamo vederne l’evoluzione con la nuova tecnologia, ed era perfetta per aiutarci a definire lo stile narrativo e artistico del nuovo titolo, partendo dalle radici della serie”.