Bisogna dirlo, stavolta l’industria videoludica ha sudato freddo.
Nel 2005 fu sollevato un polverone in California, per far si che fosse ristabilta una legislazione che vieta di fatto la vendita di videogiochi violenti ai minori e che avrebbe previsto per i trasgressori anche sanzioni fino ai 1000 dollari. Inutile dire che se ciò fosse accaduto, il nostro amato ‘circus’ sarebbe stato messo in ginocchio, visto che i negozianti non avrebbero potuto più commercializzare la maggior parte dei videogame ed ai vari publisher sarebbero state tarpate le ali. Fortunatamente la corte ha rilasciato una sentenza, secondo cui le tesi dello stato californiano sarebbero poco convincenti, concedendo al settore videogame lo stesso status di vendita di libri e film, almeno negli Stati Uniti.
Una grande vittoria per la macchina fabbrica soldi videoludica dunque e non hanno nascosto la propria gioia per questo risultato molti big del settore, tra cui Ken Levine (il papà di Bioshock) , Cliff Bleszinski (Epic Games), John Riccitiello (il boss di Electronic Arts).

Tutto è bene quel che finisce bene!