Probabilmente il mio gioco più atteso della manifestazione è stato Limbo, platform game realizzato da un team di sviluppatori indipendenti. Considerando il suo particolare aspetto visivo – una sinfonia in bianco e nero – ho pensato che potesse rivelarsi il prossimo Braid; e dopo averlo giocato il mio pensiero si è trasformato in una certezza: è un titolo raffinato, intelligente e originale, dotato di un appeal estetico meraviglioso e di una grande atmosfera, così come gli effetti sonori. E potrei dire lo stesso per i puzzle proposti, vari e ben strutturati.

E la cosa più bella è sapere che uscirà quest’anno, dopo tre anni di sviluppo presso gli studi dei Playdead (http://www.playdeadgames.com), team che non hai mai annoverato tra le sue fila più di nove dipendenti alla volta, e spesso pure molti di meno. Limbo sarà uno dei titoli facenti parte dell’iniziativa Summer of Arcade e dal momento che l’estate è vicina l’attesa non può essere poi così lunga.

Accidenti, è difficile, Limbo mi ha davvero colpito e ho tanta voglia di parlarne ma allo stesso tempo mi trattengo perché non voglio anticiparvi nulla, un titolo di questo calibro merita di essere protetto da qualsiasi spoiler. Vi basti sapere che lo giocherete, già non vedete l’ora.