
L’hardware Xbox è morto per una ex di Microsoft Gaming
di: Luca SaatiUna delle figure storiche dietro la nascita di Xbox ha messo in discussione la strategia multipiattaforma di Microsoft, dichiarando che il business hardware della divisione gaming sarebbe ormai “morto”.
A sollevare dubbi è stata Laura Fryer, tra i primi dipendenti dei Microsoft Game Studios e figura chiave nello sviluppo della linea Xbox, in un recente video pubblicato sul suo canale YouTube. Fryer, produttrice dei primi Gears of War e in passato direttrice del team Xbox Advanced Technology, ha analizzato con toni critici le recenti mosse dell’azienda, tra cui la partnership con ROG Ally Xbox Edition, il visore Meta Quest 3S Xbox Edition e un accordo pluriennale con AMD.
Proprio il ROG Ally Xbox Edition, un portatile da gaming basato su Windows, rappresenterebbe secondo Fryer un segnale inequivocabile della direzione intrapresa da Microsoft: quella di un progressivo abbandono dell’hardware proprietario a favore di un ecosistema distribuito.
“Ovviamente, come uno dei membri fondatori del team Xbox, non sono soddisfatta della situazione attuale. È triste vedere tutto il valore che abbiamo costruito lentamente sgretolarsi.
Dal mio punto di vista, sembra che Xbox non voglia più, o semplicemente non sia più in grado di produrre hardware. Questo tipo di collaborazione [con Asus] è il preludio a un lento addio al mercato delle console”.
Nel video, Fryer definisce lo slogan Xbox Anywhere come “solo marketing” e “stile senza sostanza”, sottolineando come dispositivi come il ROG Ally non offrano reale attrattiva per il grande pubblico. A suo avviso, la strategia punta a spingere gli utenti verso Xbox Game Pass, considerato il nuovo fulcro dell’offerta Microsoft.
“Credo che l’hardware Xbox sia morto. Il piano sembra quello di convogliare tutti su Game Pass. E sì, Game Pass ha molto valore. Forse è anche il motivo per cui hanno deciso di far pagare The Outer Worlds 2 ben 80 dollari… e magari funzionerà”.
Pur riconoscendo il valore del catalogo Xbox – citando il successo del remake di Oblivion – Fryer si domanda quale sia il piano a lungo termine per la piattaforma.
“Dove sono i nuovi successi? Cosa farà sì che tra 25 anni la gente si interessi ancora a Xbox? Clockwork Revolution mi ha colpita durante lo showcase, ma sarà abbastanza? Hanno altro da offrire?”.
Il 2026 segnerà il 25° anniversario di Xbox, e secondo Fryer potrebbe essere l’occasione in cui Microsoft chiarirà la propria visione futura:
“Forse sarà l’anno in cui la nebbia si diraderà e potremo cogliere la bellezza di queste scelte. Dovremo solo aspettare e vedere”.
Nel frattempo, Microsoft continua a spingere verso una strategia multipiattaforma: sempre più giochi first-party stanno debuttando anche su PlayStation 5, spesso in contemporanea con la versione Xbox. Nonostante ciò, l’azienda ha confermato l’intenzione di sviluppare una nuova generazione di console, ma non è escluso che il design possa allinearsi maggiormente a dispositivi come il ROG Ally.

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