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Le vendite dei videogiochi caleranno nel 2024, ma c’è fiducia per un 2025 roseo secondo un analista

di: Luca Saati

Intervistato da GamesIndustry, il noto analista di Circana, Mat Piscatella, prevede che nel 2024 ci sarà un calo della spesa dei consumatori in videogiochi di almeno il 2%.

“In questo momento la mia previsione più ottimistica è di un calo di circa il 2%. Se si inizia a guardare al lato più pessimistico, il calo è di circa il 10%. Se le cose vanno davvero male, si prevede un po’ di più.

Quando si guardano i dati di vendita o le proiezioni per l’anno in corso, c’è molta incertezza. C’è incertezza sull’hardware. C’è incertezza sui contenuti. Chi diavolo produce i giochi?”.

Piscatella fa notare di come Helldivers 2 e Palworld sono i due giochi più importanti usciti finora, e sono due giochi usciti dal nulla:

“Helldivers 2 e Palworld hanno fatto un gran lavoro all’inizio dell’anno, ma ci troviamo di fronte alla concorrenza dell’anno scorso con Hogwarts Legacy, che è stato un successo enorme. Quindi abbiamo bisogno di un altro gioco, oltre a Helldivers e Palworld, per cercare di competere con quello che Hogwarts ha fatto l’anno scorso e continua a fare un anno dopo.”

Piscatella prosegue affermando che guardando al futuro, non ci sono campioni d’incassi in arrivo nel 2024, con GTA VI e il successore di Switch usciranno nel 2025. Persino Sony sembra aver gettato bandiera bianca affermando di non avere blockbuster in uscita entro Marzo 2025.

“Il livello di incertezza di quest’anno è probabilmente il più alto che io ricordi – e sono in giro dal 2005 – con l’incertezza di ciò che ci porterà al traguardo, perché non ci sono grandi giochi annunciati che conosciamo.

Quando si dice “quest’anno il nostro calendario sarà leggero”, non è una cosa che accade di solito”.

Neanche le eventuali revisioni hardware di PS5 e Xbox Series X possono salvare la baracca:

“Quello che sanno fare meglio è fare da ponte. Aiuta davvero ad aumentare il prezzo medio di vendita. Non si costruisce in modo significativo l’installazione, ma si aiutano solo gli ASP e la propria redditività. È un’operazione di prima parte, un’operazione di produzione più che una spinta per i consumatori.

Molti dei clienti più affezionati faranno l’upgrade e passeranno il loro vecchio sistema a parenti e amici o lo venderanno, ma non si registrano grandi incrementi per quanto riguarda l’hardware. In pratica ci si stabilizza un po’ quando si entra nel ciclo successivo e si assiste a un normale calo”.

Inoltre, a detta di Piscatella, la mancanza di un successore di Nintendo Switch potrebbe essere molto doloroso per i negozi fisici che vendono anno dopo anno sempre meno videogiochi a causa del passaggio al digitale:

“La vendita al dettaglio ha dovuto diventare molto intelligente e il lato fisico del business continua a diminuire. Con l’assenza di nuovo hardware Nintendo quest’anno, la situazione è destinata ad accelerare, perché Nintendo si trova proprio sulla linea di demarcazione 50-50 quando si tratta di prodotti fisici/digitali, mentre tutti gli altri sono molto più digitali. Quindi la vendita al dettaglio si affida ancora molto di più a Nintendo che alle altre piattaforme”.

Fortuna che accessori come le carte regalo per giochi come Fortnite e Roblox hanno registrato una crescita significativa durante le vacanze e sono un modo per i rivenditori di partecipare al successo dei giochi digitali.

Nonostante un 2024 molto difficile, Piscatella si sente fiducioso per il 2025:

“Questo sarà un anno difficile, ma se si guarda al 2025, se i tassi di interesse scenderanno e il denaro diventerà un po’ più libero per gli sviluppatori e le case editrici, dovremmo avere di nuovo una spinta nel ciclo di sviluppo. Avremo un rinnovato interesse per GTA 6 in particolare. Probabilmente non c’è mai stata una cosa più importante da rilasciare nel settore, quindi non c’è pressione.

Sono stati cinque anni molto strani per questo mercato, dal grande boom alla carenza di hardware, fino al calo dell’impegno, ma è come se fossimo regrediti alla tendenza a lungo termine e ora dovremmo ricominciare a [seguire] quella tendenza verso il 2025.

Penso che sia una sofferenza a breve termine. Spero di non sbagliarmi. Ma sarà un po’ doloroso per quest’anno”.