Le truppe Konami lasciano Fallujah
Console tribe news - Le truppe Konami lasciano Fallujah
di: Bahamut ZeroLa softwarehouse giapponese Konami avrebbe, con probabile successo commerciale, curato la distribuzione dello shooter di prossima uscita Six days in Fallujah.
La casa nipponica ha però fatto sapere di essersi chiamata fuori dall’operazione, in quanto il progetto videoludico di fedele trasposizione delle giornate di guerra al fronte Iracheno avrebbe suscitato aspre polemiche negli Stati Uniti e non solo.
“E’ troppo presto per fare un videogame del genere, davvero troppo presto. C’è un’enorme mancanza di sensibilità in tutto ciò”, ha detto il Colonnello Tim Collins, d’istanza in Iraq nel 2003.
Lo scottante tema ha dato facile adito alle consuete considerazioni sulla negatività dei videogames, ma ha anche coinvolto le associazioni USA di parenti dei caduti in Iraq: la controversa battaglia combattuta nel 2004 a Fallujah, quella su cui il videogame si propone di incentrarsi, ha mietuto più di 500 vittime civili e 30 soldati Americani.
Portavoce di Konami hanno fatto sapere a chiare lettere che la loro decisione deriva direttamente dalle reazioni dei media e del pubblico.
After seeing the reaction to the videogame in the United States and hearing opinions sent through phone calls and email, we decided several days ago not to sell it.
We had intended to convey the reality of the battles to players so that they could feel what it was like to be there.
“Dopo aver constatato le reazioni suscitate negli USA dal gioco, e aver ricevuto opinioni via mail e telefonate di protesta, abbiamo deciso qualche giorno fa di non pubblicare il titolo.
Sarebbe stata nostra intenzione portare all’attenzione dei giocatori la realtà delle battaglie e permettere loro di sentire cosa si provava ad essere realmente là.
Pur in mancanza di un publisher, lo sviluppo di Six days in Fallujah continua presso gli studi del team Atomic Games. Il titolo è pensato per PS3, Xbox360 e PC, e se un partner commerciale si farà carico della pubblicazione, soprattutto ora che il gioco è sotto i riflettori di mezzo mondo per le polemiche che ha suscitato, potrà continuare a far parlare di sè dagli scaffali dei negozi nel corso del 2010.