
L’aumento dei prezzi dei videogiochi non è una sorpresa, afferma l’analista Mat Piscatella
di: Luca SaatiCon l’annuncio di Mario Kart World per Nintendo Switch 2 al prezzo di 80 dollari (90 euro), si è riacceso il dibattito sul costo sempre più elevato dei videogiochi. Anche Xbox ha confermato che alcuni suoi titoli first-party adotteranno lo stesso prezzo, segnando un possibile nuovo standard per il settore. Ma per Mat Piscatella, direttore esecutivo di Circana, questo aumento non dovrebbe sorprendere nessuno.
Intervistato da GamesRadar+, Piscatella ha sottolineato che i giocatori stanno già pagando ben oltre i classici 60 o 70 dollari da tempo, grazie alle edizioni speciali, deluxe e collector. In media, dice l’analista, la spesa per un videogioco al lancio è molto più alta del prezzo base, ed è una tendenza che continua a crescere. Per questo motivo, l’arrivo degli 80 dollari non rappresenta uno shock reale, ma una formalizzazione di ciò che molti utenti spendono già.
Secondo Piscatella, ogni aumento di prezzo ha sempre generato proteste iniziali, ma alla fine è il desiderio di giocare che prevale. Se un titolo è atteso o ritenuto valido, i fan sono disposti ad acquistarlo anche a un prezzo elevato. E se Mario Kart World venderà bene nel periodo natalizio, altri editori seguiranno a ruota. In caso contrario, potrebbero rivedere le loro strategie.
L’analista fa anche notare come il mercato attuale offra una varietà di fasce di prezzo senza precedenti. Dai giochi tripla A da 80 dollari ai titoli da 50 come Clair Obscur: Expedition 33, fino ai free-to-play come Fortnite, Minecraft e Roblox, oggi i consumatori hanno molte più opzioni rispetto al passato, quando il prezzo fisso era l’unica scelta disponibile.
Piscatella ha anche commentato l’impatto delle tariffe doganali imposte dagli Stati Uniti, che stanno influenzando il costo degli accessori per Switch 2 e potrebbero avere effetti futuri anche sul prezzo della console o di altri prodotti hardware. Sebbene la base di Switch 2 sia fissata a 449,99 dollari, l’incertezza normativa sta spingendo l’industria verso un’attenta pianificazione d’emergenza.
La speranza di molti editori è che titoli di grande richiamo come GTA 6 o proprio la nuova console Nintendo riescano a riportare entusiasmo e investimenti nel settore, dopo un 2024 difficile. Ma secondo Piscatella, anche i videogiochi non sono immuni alle difficoltà economiche: quando beni essenziali come il cibo aumentano di prezzo, i consumatori devono fare scelte, e spesso rinunciare all’intrattenimento.
Infine, l’analista evidenzia come sempre più utenti si stiano orientando verso soluzioni gratuite o più accessibili per far fronte all’aumento del costo della vita. L’industria videoludica, dunque, deve affrontare una doppia sfida: proporre esperienze valide e allo stesso tempo navigare in un contesto economico in continuo mutamento.