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L’anno fiscale 2008 di SCE

Console tribe news - L'anno fiscale 2008 di SCE

di: Bahamut Zero

E’ iniziato l’anno nuovo. Adesso? Si, intendiamo l’anno fiscale. Il periodo di 12 mesi in base al quale vengono calcolati profitti e perdite delle maggiori aziende inizia ogni anno il primo Aprile e si conclude il 31 Marzo dell’anno solare successivo. E’ quindi tempo di rendere pubblici i bilanci relativi all’ AF 2008 appena conclusosi, e Sony Computer Entertainment diffonde i suoi.

Ecco qualche numero per la divisione videoludica (PS3/PS2/PSP) del colosso giapponese.

  • 10.06 milioni le unità di console PS3 distribuite, circa +10% rispetto all’AF 2007 durante il quale ne erano state piazzate 9.12 milioni. [Gli analisti rilevano l’asimmetria al ribasso con quanto dichiarato lo scorso anno, la cifra 9.12mln sostituisce la precedente di 9.24].
  • Sony prevede di distribuire nell’AF 2009 13 millioni di PS3. L’aumento significativo della proiezione si fonderebbe sia su un possibile abbassamento di prezzo della macchina sia sull’onda di software system-seller.
  • Le unità di software distribuite sono state 103.7 milioni per PS3, 83.5 milioni per PS2 e 50.3 milioni per PSP, per un totale di 237.5 milioni. Le previsioni di vendita precedenti si attestavano più alte del 6%, 250 milioni.
  • Un aumento delle vendite software per le piattaforme PS3 e PSP compenserebbe il continuo declino di quella PS2, e quindi le previsioni per il 2009 si mantengono sugli stessi livelli, con un’aspettativa di 240 milioni di pezzi venduti.

Per quanto concerne l’intera Sony vista nel suo complesso, non limitatamente alla sezione Computer Entertainment, si sono concretizzate le previsioni pessimistiche dello scorso anno: le perdite dell’AF si attestano sui 98.9 miliardi di yen (1.04 miliardi di dollari).

Il 2009 sarà probabilmente altrettanto duro, si prevede un ulteriore passivo di 120 miliardi di yen aggravato dalla recessione del settore elettronico. L’usuale conferenza con gli azionisti approfondirà le strategie di marketing volte a contrastare la crisi.