La parity clause non esiste afferma Phil Spencer
Il capo della divisione Xbox parla del rapporto con gli indie
di: Luca SaatiPhil Spencer, capo della disivione Xbox, è tornato a parlare della parity clause, clausola di cui si è discusso molto in passato. Spencer ha affermato che non esiste nulla di tutto ciò:
“Siamo stati molto trasparenti negli ultimi quattro o cinque mesi riguardo a ciò che vogliamo esattamente. Se c’è una software house al lavoro su un titolo che non può essere sviluppato subito per tutte le piattaforme, non c’è problema. Accetteremo un’uscita a scaglioni. L’abbiamo fatto prima, e lavoriamo con lo sviluppatore su questo. Quando c’è un accordo di esclusività temporanea con un’altra piattaforma aspettiamo che l’accordo scada e poi lavoriamo con lo sviluppatore per rendere il gioco speciale. La software house ha fatto un accordo ed è stata pagata; va bene, anche noi stringiamo queste collaborazioni. La gente si è lamentata di questo, ma tu hai fatto un accordo con qualcun altro e sei stato pagato per questo, e ne sono felice, facciamo anche noi accordi del genere, non te ne faccio una colpa. Sarà meglio per te, comunque, perché la gente non vuole il gioco dell’anno scorso, vuole qualcosa di speciale e nuovo.”