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La leggendaria Lola T70 Mk3B GT arriva in Project Motor Racing

di: Luca Saati

Una nuova icona si unisce a Project Motor Racing. La Lola T70 Mk3B GT, simbolo indiscusso dell’epoca d’oro delle corse endurance, è pronta a scendere in pista nel simulatore automobilistico, portando con sé tutta l’eleganza, la brutalità meccanica e il fascino di un’auto da leggenda.

Una regina delle endurance

Disegnata dal geniale Eric Broadley nel 1965 e prodotta da Lola Cars, la serie T70 ha dominato il panorama delle corse di durata tra gli anni ’60 e ’70. La versione Mk3B GT, ultima evoluzione della famiglia T70, rappresenta l’apice di sviluppo del modello: un mix perfetto di design aerodinamico, motore poderoso e un palmarès invidiabile.

Non solo trionfi in pista: una T70 Mk3B camuffata ha interpretato sia la Porsche 917 che la Ferrari 512 nel film Le Mans con Steve McQueen – ed è proprio quel telaio che, secondo la leggenda, fu distrutto nella celebre sequenza dell’incidente. L’auto compare anche nel primo film di George Lucas, THX 1138.

Un design senza tempo

Anche dopo mezzo secolo, la Lola T70 Mk3B GT resta un capolavoro di ingegneria aerodinamica. Con una carrozzeria scolpita in alluminio leggero, linee sinuose e proporzioni slanciate (oltre 4 metri di lunghezza!), l’auto univa forma e funzione in un equilibrio perfetto. Il telaio monoscocca con tubi in acciaio integrati garantiva rigidità e peso contenuto, permettendo una distribuzione ottimale delle masse.

Le sospensioni a doppi bracci oscillanti all’anteriore e il sistema multi-link al posteriore offrivano una maneggevolezza eccezionale, capace di trasmettere confidenza anche quando si spingeva al limite. Basta un giro a Spa, rigorosamente di traverso, per capire quanto questa vettura sappia emozionare.

V8 americano sotto il cofano

Il cuore pulsante della Mk3B GT era un V8 small-block Chevrolet da 5 litri, montato su un cambio Hewland a 5 rapporti. Affidabile, potente e reattivo, questo propulsore erogava coppia in abbondanza e un sound inconfondibile. Le prestazioni? Da capogiro: 0-100 km/h in 3 secondi e una velocità massima superiore ai 320 km/h.

Una forza nelle gare di durata

La Lola T70 Mk3B GT ha lasciato il segno in eventi storici come la 24 Ore di Le Mans e la 12 Ore di Sebring. Grazie alla sua resistenza, maneggevolezza e velocità, divenne una delle auto preferite dai team privati, capaci di sfidare i colossi ufficiali come Porsche, Ferrari e Ford. Il suo palmarès è impressionante: 232 vittorie, 91 pole position e uno storico 1-2 alla 24 Ore di Daytona 1969 con Mark Donohue alla guida.

Con l’introduzione delle nuove regole di omologazione nel 1969 (da 50 a 25 esemplari minimi), la T70 perse il passo contro le più moderne 917 e 512, ma la sua leggenda era ormai scolpita nella storia.

Esperienza di guida pura

In Project Motor Racing, domare la Lola T70 Mk3B GT sarà un’esperienza senza compromessi. Il telaio leggero e il motore muscoloso la rendono reattiva e brutale, mentre lo sterzo preciso e l’assenza di aiuti alla guida richiederanno abilità, sangue freddo e riflessi pronti.

L’abitacolo è stretto, la tenuta è nervosa, e ogni manovra dev’essere calibrata con precisione. Ma per chi saprà dominarla, questa macchina offrirà una connessione unica tra uomo e macchina, proprio come accadeva davvero in pista.

Un’eredità che vive ancora

La Lola T70 Mk3B GT è molto più di una vettura storica: è il simbolo di un’epoca in cui l’innovazione, il coraggio e l’ingegno erano le vere chiavi del successo. In Project Motor Racing, questa icona delle endurance promette di entusiasmare i puristi del motorsport e offrire un assaggio autentico del passato glorioso delle corse.