Killer Instinct 3: il futuro è il Natal?
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di: Bahamut ZeroFin da quando la softwarehouse Rare entrò a far parte della famiglia Microsoft Game Studios, i sostenitori del franchise Killer Instinct hanno chiesto a gran voce di poter vedere presto un nuovo capitolo della serie. Per la verità andrebbe pure bene una riedizione dei primi due su Xbox Live, ma riesce difficile farlo quando un colosso come Nintendo si mette in mezzo su questioni di proprietà intellettuale.
Ad ogni modo, sia a Rare che a Microsoft sta molto a cuore il futuro e per nulla ipotetico Killer Instinct 3. Ad ogni intervista sull’argomento portavoce e dirigenti ribadiscono come il progetto sia importante per l’utenza Xbox.
Interpellato dalla redazione di Games TM, Mark Betteridge di Rare ha tessuto le lodi del picchiaduro 2D di maggior successo commerciale degli ultimi tempi, vale a dire Street Fighter 4, elogiando l’ottimo lavoro effettuato da Capcom. Ma…
<< … ma con Killer Instinct vogliamo fare qualcosa di molto diverso, non una semplice nuova incursione nel genere [del beat ‘em up classico].
Si tratta di offire qualcosa di diverso dall’esperienza che offre un controller tradizionale. >>
In casa Microsoft quando un controller viene definito “tradizionale” non si può che alludere all’avveniristico Project Natal.
L’head designer George Andreas parla invece in altri termini: la sfida è rendere Killer Instinct un gioco “per il grande pubblico”. State quindi dicendo che quindi KI3 adopererà senza dubbio la tecnologia motion sensing? Forse si sono sbottonati un po’ troppo, quindi meglio concludere l’intervista col solito alone di mistero:
<< Sfortunatamente la risposta a questa domanda sarà data solo quando Natal verrà messo in commercio. Fino ad allora, chi lo sa. >>