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Iwata: smartphone e tablet hanno cambiato il mondo in cui operiamo

"Dobbiamo differenziarci per sopravvivere"

di: Luca "lycenhol" Trevisson

Dopo un anno turbolento nel quale la compagnia ha registrato le prime perdite finanziarie della sua storia, in una intervista rilasciata a The Indipendent in occasione del lancio del 3DS XL alla fine del mese scorso, Iwata ha ammesso che gli smartphone ed i tablet hanno cambiato l’area di azione in cui l’azienda nipponica conduce i suoi affari in ambito hadheld.

Solo lo scorso anno aveva invece dichiarato che “non c’era correlazione diretta” tra la crescita del gaming sulle piattaforme social e sugli smartphone, e le performance finanziarie non brillanti di Nintendo.

Parlando al giornale The Indipendent, Iwata ha imputato l’iniziale defiance del loro hardware 3DS all’errore della compagnia di rilasciare il software per l’handheld in modo scaglionato nel tempo ed ha aggiunto:
Ma è ovvio che smatphone e tablet abbiano cambiato l’ambiente nel quale noi operiamo e che non possiamo continuare ad offrire gli stessi tipi di esperienze di gioco che potrebbero essere proposti con facilità su uno smartphone, quindi abbiamo bisogno di differenziarci e di offrire qualcosa di esclusivo.
Penso che se possiamo offrire una forma di intrattenimento esclusivo che non possa essere replicato su altri dispositivi, allora avremo una possibilità di sopravvivere.

Iwata ha anche dichiarato che la compagnia non avrebbe venduto 3DS XL in perdita, come è stata forzata a fare con il 3DS lo scorso anno, dopo aver tagliato il prezzo per stimolare l’interesse:

Non abbiamo un margine di profitto enorme, ma abbiamo intenzione di commercializzarlo con un profitto.

Riguardo alla scelta di progetto e nonostante il Circle Pad Pro sarà lanciato anche per il 3DS XL più avanti nell’anno, Iwata ha dichiarato che non esistono piani per integrare un secondo stick analogico nell’unità, dato che avrebbe richiesto una riduzione della dimensione della batteria o di rendere l’unità significativamente più grande di quello che già è.

Le ultime parole del presidente di Nintendo sono rivolte alla distribuzione digitale, in riferimento alla quale commenta che, sebbene questo canale permetterà di distribuire i loro contenuti in maniera più efficiente mantenendo il profitto, l’azienda non ha intenzione di eliminare completamente la vendita fisica tramite intermediari:

Penso che per un sacco di consumatori sia ancora importante poter andare in un negozio e che nel negozio abbiano una rappresentanza di nostri prodotti; e questi sono i posti dove loro possono essere informati e poi comprare i nostri prodotti. Per noi, è ancora abbastanza importante avere venditori tradizionali come nostri partner e capire come possiamo lavorare insieme a loro ed evolvere nei modelli di distribuzione – e anche per i prodotti digitali.