Intervista agli sviluppatori di Battlefield: Bad Company 2 Vietnam
Console tribe news - Intervista agli sviluppatori di Battlefield: Bad Company 2 Vietnam
di: Santi "Sp4Zio" GiuffridaNuovo appuntamento con le interviste agli sviluppatori: questa volta a rispondere è Björn Johnsson, producer di DICE, team responsabile dell’ultima espansione di Battlefield: Bad Company 2, Vietnam.
L’intervista, come sempre tradotta per voi dalla redazione di Console-Tribe, è stata condotta da XCN.
Vi auguriamo una piacevole lettura.
XCN: Prima di lavorare a questo DLC avete guardato parecchi film sulla Guerra Del Vietnam? Se sì, quale film ha influito maggiormente sul vostro lavoro?
BJ: Certamente! Un sacco di persone del nostro team sono appassionati di film di guerra. Chi si è occupato del sonoro, ad esempio, ha guardato tutti i grandi classici, non soltanto quelli ambientati nella Guerra del Vietnam, giusto per trarre la migliore ispirazione per la realizzazione del comparto sonoro di Battlefield: Bad Company 2 Vietnam. Non è tanto il singolo film che ci ha aiutati, quanto piuttosto tutto ciò che abbiamo visto, sentito e persino giocato, fino a collegarci alla Guerra del Vietnam. Anche il nostro vecchio titolo, Battlefield: Vietnam, è stato una irrinunciabile fonte di ispirazione. Lavorare a questa espansione è stato un po’ come tornare a casa.
XCN: Avete usato anche altre fonti? Come ad esempio libri, giornali o foto che si sono rivelati particolarmente utili durante lo sviluppo?
BJ: Diciamo che documentari e fiction ci hanno aiutati fornendoci ulteriori riferimenti. Noi abbiamo questo conduttore tipico degli anni ’60 che presenta ogni mappa prima dell’inizio del match, quindi capite benissimo che per fare questo ci siamo ispirati ai telegiornali dell’epoca.
XCN: Il 2010 sembra essere l’anno del Vietnam. Pensate che questo rispecchi la ?fatica? dell’attuale mercato degli sparatutto legati all’ambientazione moderna, similmente a quanto è successo con gli sparatutto ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale?
BJ: Non so se gli attuali sparatutto abbiano stancato, ma tornare indietro nel tempo, alla Guerra del Vietnam, è stato come prendere una boccata di aria fresca.
XCN: Una cosa che ci siamo sempre chiesti è il perché manchino sparatutto ambientati durante la Guerra di Crimea o l’era Napoleonica. Queste idee sono state prese in considerazione nelle fasi iniziali dello sviluppo? In particolare cosa vi ha colpito della Guerra del Vietnam, tanto da ambientarci questo DLC?
BJ: Non so se la Prima Guerra Mondiale sia stata seriamente presa in esame come possibile ambientazione, ad ogni modo Battlefield ha seguito le orme di Codename Eagle, ambientato per l’appunto nella Prima Guerra Mondiale. Credo che ci sia bisogno degli armamenti da sballo per realizzare un gioco divertente da giocare, e la Guerra del Vietnam ci riesce col nostro nuovo lanciafiamme.
Penso che la più grande attrazione della Guerra del Vietnam sia il fatto che sia scolpita nell’immaginario collettivo, e non dimentichiamoci dei veicoli militari dell’epoca. Tutti questi aspetti, legati insieme, non possono che dare vita ad un fantastico pacchetto, impreziosito pure dalla musica e dall’atmosfera degli anni ’60. Non credo ci sia un altro conflitto storico che sia tanto forte e riconoscibile quanto la Guerra del Vietnam.
XCN: Essenzialmente si tratta di un nuovo gioco multiplayer che va ad incastrarsi con quello già esistente. A conti fatti è come se Battlefield: Bad Company 2 si fosse trasformato in una piattaforma piuttosto che rimanere un gioco. Pensate che possa rappresentare il futuro della serie? Quali vantaggi offre questo tipo di approccio rispetto la tipica ?comparsa annuale? adottata dagli altri?
BJ: Già in passato abbiamo supportato i nostri giochi anche dopo il lancio rilasciando diverse espansioni e pacchetti. Detto questo, stiamo cercando di evolverci come compagnia, non guardiamo soltanto lo sviluppo di un gioco ma anche le forme di distribuzione.
Il vantaggio di fare della Guerra del Vietnam un DLC è che abbiamo una piattaforma stabile e un gran numero di appassionati che possono tuffarcisi facilmente.
XCN: La serie Battlefield s’è diversificata parecchio nel corso degli ultimi due anni; Battlefield Heroes e Battlefield 1943, in particolare, sono stati entrambi degli esperimenti lungimiranti. Pensate che BFBC2 come piattaforma offra notevoli vantaggi rispetto al rilascio di contenuti standalone su disco o su Xbox LIVE Arcade?
BJ: Fare di Vietnam un’espansione di BC2 aveva un senso perché la piattaforma era già pronta.
XCN: Potete presentarci le mappe di BFBC2: Vietnam? E quella che vi piace di più?
BJ: La mia preferita è Hill 137 in modalità Rush. All’inizio è molto bella, c’è dell’acqua e della vegetazione, ma una volta che i giocatori superano i primi due M-COM, entrano in uno stretto passo che li conduce fino alla vista infernale di una collina devastata dal napalm. C’è fuoco ovunque, frammenti incandescenti fluttuano nell’aria aria e il cielo è grigio cenere. Fa venire i brividi. Inoltre, è la mappa perfetta per il lanciafiamme, con i suoi tanti tunnel e buche. Ed io amo il lanciafiamme.
Le altre mappe sono (senza un ordine particolare):
Phu Bai Valley
Un vasto scenario di coltivazioni di riso sotto il sole. Due elicotteri americani contro tre carri NVA percorrono i piccoli villaggi disseminati lungo il territorio.
Vantage Point
Una mappa lunga e tortuosa con evidenti cambiamenti tanto in altezza quanto nel tipo di ambientazioni in cui combatterete. Vantage Point inizia con un piccolo fiumiciattolo, si sale per una ripida collina fino ad un piccolo villaggio e poi precipita nuovamente lungo la montagna fino ad un campo NVA liberato.
Cao Son Temple
Una scalata lungo fitte giungle fino ad un tempio isolato vietnamita. L’attacco iniziale delle forze USA è serrato e contenuto, ma può essere aiutato dalle navi di pattuglia a riva. Eccetto queste ultime, il resto costituisce una tutta battaglia di fanteria e a distanza ravvicinata.
Operation Hastings
Sbloccata dalla sfida per la community “Battle for Hastings”, è una versione rimasterizzata della classica mappa apparsa nel 2004 in Battlefield Vietnam.
XCN: Dateci una panoramica delle nuove armi e di come alterano le tattiche in Vietnam.
BJ: L’aggiunta maggiore e più cattiva è il nostro lanciafiamme, capace di bruciare la salute in un colpo se non si trova subito un medikit o una sorgente d’acqua. Inoltre, per rimanere fedeli all’epoca, abbiamo mirini telescopici solo sui fucili di precisione. Questo significa che non troverete dei medici aggressivi a lungo raggio, dal momento che ogni classe può usare solo la mira normale e deve quindi arrivare a distanza ravvicinata per effettuare un’uccisione. Questo rende tutta l’espansione un po’ più hardcore e cruda, e predomina il focus sui combattimenti di fanteria rispetto al gioco di base.
XCN: Quali nuovi veicoli potremo controllare in Vietnam? Ci sono caratteristiche uniche che non abbiamo mai visto prima?
BJ: C’è ovviamente l’indimenticabile elicottero americano, che se me lo chiedete vi dirò che è grandioso. Soprattutto se lo legate con della bella musica usando la radio in-game (controllata dal D-Pad). Oltre a questo, abbiamo due nuovi carri armati e jeep, uno per ogni fazione, più l’irresistibile tuk-tuk.
XCN: Gli elicotteri sono veicoli militarsi ormai divenuti un’icona del Vietnam. Come avete adattato il modello di elicottero di BFBC2 per riflettere quelli del Vietnam?
BJ: L’elicottero di Battlefield: Bad Company 2 Vietnam è un mix tra un veicolo da trasporto e uno da attacco. Inoltre, dal momento che in questa espansione non ci sono armi antiaeree, abbiamo fatto in modo che gli elicotteri possano essere danneggiati anche dalle armi regolari (cosa che non avviene nel gioco base). È tutta una questione di bilanciamento, per dirla tutta.
XCN: Avete modificato il motore di gioco per questa espansione o escogitato nuovi modi di usarlo come mai prima d’ora?
BJ: Senza dubbio il lanciafiamme ci ha fatto introdurre nuove feature nel motore di gioco. Nello specifico, l’abilità di dare fuoco alla gente e alla vegetazione. Se bruciate l’erba, questa diventa nera dopo un po’, mentre se date fuoco ai cespugli, le foglie spariranno mentre bruciano.
XCN: Il modo di giocare vi sembra diverso da Battlefield: Bad Company 2? A parte le ovvie differenze relative all’audio e alle visuali, quali aspetti dell’espansione Vietnam lo rendono diverso dal gioco originale?
BJ: Sarebbe un azzardo dire che si gioca in modo del tutto diverso rispetto al gioco base. Tuttavia, ogni dettaglio aggiunto rende l’esperienza di gioco abbastanza differente. Aver rimosso i gadget tecnologici come i mirini telescopici e i sensori di movimento ha rimescolato le carte in gioco, anche se il tutto rimane legato al collaudato gameplay di BC2.
XCN: Come pensate di gestire il tutto, siete aperti all’idea di DLC futuri? Se sì, ci saranno due filoni di DLC ? uno per BFBC2 ed uno per Vietnam?
BJ: È davvero troppo presto per dirlo. I DLC rivestiranno sempre un ruolo fondamentale nel mantenere soddisfatti i giocatori, ma ancora non abbiamo deciso nulla a tal proposito.
XCN: Com’è stato poter usufruire della musica originale dell’epoca? In che misura impreziosisce il gioco?
BJ: La musica aggiunge davvero molto all’atmosfera generale. È come se si trattasse di una macchina del tempo. Salite su un elicottero e fate esplodere “Fortunate Son” dagli altoparlanti: vi sentirete come se foste davvero lì. Crediamo anche che non ci siano altri conflitti storici che siano così legati alla musica dell’epoca come la Guerra del Vietnam.
XCN: E l’integrazione con l’EA Gun Club? Le sfide come la Operation Hastings sono sempre popolari; ce ne saranno altre? Vedremo altre attività ?cross-game?, come avvenne con le armi di Battlefield 1943 apparse in BFBC2?
BJ: Al momento non abbiamo altre sfide per la comunità per Battlefield: Bad Company 2 Vietnam, ma visto che sono così apprezzate dai giocatori, non sarei sorpreso se in futuro ce ne fossero altre. Ad ogni modo sia il Gun Club che le attività cross-game rappresentano qualcosa che vogliamo continuare ad esplorare.
XCN: Vi ringraziamo per il vostro tempo. Ci vediamo sul campo di battaglia!
BJ: Grazie a voi!