Il team di PUBG apre uno studio a Montreal, lavorerà su The Bird that Drinks Tears

Krafton, la holding di videogiochi sudcoreana dietro PUBG: Battlegrounds, ha annunciato l’apertura di uno studio a Montreal, Canada.

Lo studio si chiama Krafton Montréal Studio, è guidato da Patrik Méthé, ex game director di Ubisoft Montréal.

A lui si sono già uniti gli altri sviluppatori di Rainbow Six Extraction Benoit Frappier (che era il direttore di produzione del gioco) e Frédéric Duroc (assistente del director), così come Martin Paradis, che di recente ha lavorato con WB Games Montréal.

Méthé era meglio conosciuto per aver diretto Far Cry 3, 4, 5 e New Dawn, oltre a Rainbow Six Extraction.

Krafton afferma che lo studio cercherà di assumere altre 150 persone nei prossimi tre anni con “posizioni chiave tra cui animazione, programmazione e capo delle risorse umane“.

Il primo progetto dello studio sarà un adattamento videoludico della serie di romanzi fantasy coreani The Bird that Drinks Tears, scritto dall’autore fantasy coreano di successo Yeong-do Lee.

In una dichiarazione, il CEO di Krafton, Changhan Kim, ha dichiarato:

“Siamo entusiasti di aprire il nostro primo studio AAA canadese a Montréal, una delle città più importanti al mondo per la produzione di videogiochi. Il pool locale di talenti creativi e specializzati è impressionante e speriamo che molti si uniscano al nostro team. Krafton Montréal Studio sarà il nostro terzo studio in Nord America e abbiamo trovato in Patrik un grande leader che ha una vasta esperienza nel portare i franchise a nuovi livelli.”

Méthé ha aggiunto:

“La nostra squadra è attualmente composta da talenti esperti con una comprovata esperienza di giochi di successo. Condividiamo un obiettivo comune: fornire il miglior adattamento del romanzo e fornire un’esperienza eccezionale ai giocatori. Come fan del fantasy medievale sin dalla mia adolescenza, sono entusiasta di dare vita a un capolavoro fantasy come un gioco ambizioso e memorabile. Non potremmo essere più entusiasti di far parte della famiglia Krafton.”

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