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Il governo UK non modificherà le leggi per tutelare i gamer dai giochi live service disattivati

di: Luca Saati

Il governo del Regno Unito si è rifiutato di inasprire le leggi sui consumatori per meglio proteggere i videogiocatori britannici colpiti dalla disattivazione o “chiusura” dei giochi live service.

Una petizione — presa in considerazione dal governo dopo aver raccolto oltre 10.000 firme necessarie — chiedeva ai regolatori britannici di “aggiornare la legislazione sui consumatori per vietare agli editori di disabilitare videogiochi (e asset/funzionalità correlati) già venduti senza offrire ai clienti una possibilità di conservarli o ripararli“.

Tuttavia, in risposta, il governo britannico ha dichiarato che “non ci sono piani per modificare la legislazione sui consumatori riguardo alla disabilitazione dei videogiochi“, affermando: “Chi vende giochi deve rispettare i requisiti esistenti della legge sui consumatori e continueremo a monitorare questa questione“.

Il governo riconosce le preoccupazioni sollevate dai consumatori di videogiochi riguardo alla funzionalità dei prodotti acquistati“, si legge in una dichiarazione del Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport.

Siamo consapevoli delle problematiche legate alla durata dei contenuti digitali, inclusi i videogiochi, e apprezziamo le preoccupazioni dei giocatori di alcuni giochi che sono stati interrotti. Non abbiamo intenzione di modificare la normativa esistente sui consumatori in merito all’obsolescenza digitale, ma continueremo a monitorare questa questione e a considerare il lavoro rilevante della Competition and Market Authority (CMA) sui diritti dei consumatori e i danni subiti dai consumatori“.

La risposta ha poi approfondito le protezioni disponibili attraverso il Consumer Rights Act 2015 e il Consumer Protection from Unfair Trading Regulations 2008, sottolineando però che “non esiste alcun obbligo nella legge britannica per le aziende di software di supportare versioni obsolete dei loro prodotti“.

Potrebbero esserci occasioni in cui le aziende prendono decisioni basate sui costi elevati per mantenere server più vecchi per giochi con una base di utenti in declino“, ha aggiunto.

La dichiarazione si è conclusa ricordando ai giocatori che la sezione delle CPRs (Consumer Protection Regulations) del Digital Markets, Competition and Consumers (DMCC) Act 2024 dovrebbe entrare in vigore nell’aprile 2025