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Il fondatore di Raw Fury critica gli shadow drop come Oblivion Remastered: “oscurano gli indie”

di: Luca Saati

Jonas Antonsson, co-fondatore del publisher indipendente Raw Fury, è intervenuto sui social per commentare l’impatto negativo che i “massicci” shadow drop — come quello di The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered — possono avere sul mercato indie, arrivando a “seppellire” ogni altra uscita contemporanea.

“Da giovane amavo Oblivion e lo amo ancora oggi. Sono personalmente entusiasta di vederlo tornare in vita e conquistare una nuova generazione di giocatori.

Ma dal punto di vista degli indie e dei piccoli publisher, il problema di questi enormi shadow drop è che praticamente tutto il resto viene oscurato. Non abbiamo né il denaro né il peso per competere, quindi ogni uscita viene pianificata con attenzione, anche in base agli altri lanci, per massimizzare le possibilità di ottenere visibilità.”

Antonsson ha citato direttamente Post Trauma, il puzzle horror ispirato ai classici dell’era PS2 sviluppato da Red Soul Games e pubblicato da Raw Fury il 22 aprile.

“Amo il gioco che è stato lanciato, ma provo grande dolore per il nostro team e soprattutto per lo sviluppatore con cui collaboriamo da anni — che ha messo cuore e anima nel suo progetto.”

Raw Fury aveva commentato con sarcasmo su X (ex-Twitter) il giorno del lancio:

“Grazie al cielo Post Trauma è stato l’unico rilascio importante di oggi e non è successo nient’altro!”

Dal lato di Bethesda e Microsoft, lo shadow drop di Oblivion Remastered è stato invece un successo clamoroso, con ottimi numeri su Steam e una grande attenzione online tra meme, nostalgici volti dei personaggi e il ritorno di vecchi bug.

Perfino altri giochi spinti da Microsoft in questi giorni, come Clair Obscur: Expedition 33 (pubblicato da Kepler Interactive), hanno scherzato paragonando il lancio nella stessa settimana di Oblivion Remastered al Barbenheimer.