News

I DLC in esclusiva temporale funzionano meglio per le vendite hardware

Gli analisti parlano delle esclusive temporali

di: Luca Saati

David Cole, analista di DFC Intelligence, ha parlato dell’argomento riguardante le esclusive temporali nel mondo dei videogiochi. Cole ha citato l’esempio di Rise of the Tomb Raider che a suo modo di vedere è stato molto svantaggioso per Square Enix. La compagnia giapponese avrebbe infatti perso 150 milioni di dollari a causa della mancata uscita del suo gioco su altre piattaforme, una cifra destinata ad aumentare. Secondo Cole le esclusive hanno un solo problema:

“Esiste un leader unico e chiaro. Se non sei sulla piattaforma leader, stai perdendo una grande possibilità. Le esclusive possono aiutare a vendere hardware ma non è sempre vero. Ad esempio nel caso di Xbox One l’esclusiva temporale di Rise of the Tomb Raider non è bastata e l’unica cosa che ha portato a un aumento delle vendite sono i tagil di prezzo e i nuovi bundle. Per Microsoft è davvero costoso ottenere delle esclusive, mentre per Sony, essendo leader del mercato, può ottenere accordi più vantaggiosi.”

Cole afferma che un investimento più sensato è quello per ottenere DLC in esclusiva temporale che funziona bene e non è un grosso rischio per i publisher:

“Se un DLC in esclusiva temporale dovesse ottenere un grande successo aumenteranno anche le vendite hardware in quanto i consumatori crederanno che un contenuto di qualità sia disponibile solo su quella piattaforma.”