
I dazi dell’amministrazione Trump minacciano la sopravvivenza del mercato retail dei videogiochi
di: Luca SaatiSecondo il noto analista di Circana, Mat Piscatella, le nuove tariffe imposte dall’amministrazione Trump potrebbero portare gli editori a smettere di pubblicare videogiochi fisici a causa dell’aumento dei costi di produzione.
Trump ha imposto tariffe del 25% sulle merci provenienti da Messico e Canada, nonché ulteriori tariffe del 10% sulle merci provenienti dalla Cina. Queste tariffe avranno un impatto significativo sull’industria dei videogiochi, poiché Messico e Cina svolgono un ruolo importante nella produzione fisica di videogiochi e console.
L’analista suggerisce che i maggiori costi di importazione dal Messico potrebbero spingere gli editori ad abbandonare i giochi fisici e ad adottare una strategia completamente digitale, poiché è proprio lì che vengono prodotti la stragrande maggioranza dei dischi per i giochi fisici nordamericani
Mentre la maggior parte dei grandi giochi viene ancora pubblicata fisicamente, molti titoli a budget ridotto o indie vengono già pubblicati solo in formato digitale e questo fenomeno rischia di estendersi sempre di più.
Gia a Febbraio l’Entertainment Software Association (ESA) ha avvertito che i dazi potrebbero danneggiare l’industria dei videogiochi e avere un impatto negativo su milioni di consumatori americani.
Very small piece of all this, but it wouldn’t surprise me to see physical games that would be subject to tariffs simply not get made, with pubs moving to an all digital strategy.
What a mess.
— Mat Piscatella (@matpiscatella.bsky.social) 4 marzo 2025 alle ore 14:21