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Hellblade – Primo gameplay trailer, dodicesimo diario di sviluppo e nuove immagini

Ninja Theory ci mostra Hellblade

di: Luca Saati

Come promesso, Ninja Theory ha pubblicato il primo trailer di gameplay di Hellblade, nuovo videogioco esclusivo per PS4 previsto per il 2016. Il filmato è stato accompagnato dal dodicesimo diario di sviluppo e da nuove immagini che trovate in calce. 

Hellblade racconta la storia della guerriera celtica Senua e del suo viaggio all’Inferno. L’Inferno in questione non è un normale inferno, bensì una manifestazione della malattia mentale di Senua. La sua psicosi causa allucinazioni e illusioni, che si sommano all’ansia e alla depressione. I giocatori sperimenteranno l’incubo di Senua attraverso i suoi occhi.

Sin da 1984 di George Orwell e Zombi (Dawn of the Dead) di George Romero, i racconti migliori abbattono le barriere e ci permettono di osservare il mondo senza pregiudizi. È proprio questo il nostro obiettivo con Hellblade: vedere il mondo attraverso gli occhi di Senua, affrontando un tema che è ancora considerato tabù.

Sviluppare Hellblade da studio indipendente ci dà la libertà di affrontare un tema complesso come la salute mentale. Lo abbiamo trattato con tutto il rispetto che merita, accertandoci di ritrarre la condizione di Senua in modo accurato e sensibile. Per farlo abbiamo lavorato con il professor Paul Fletcher, docente di Neuroscienze alla University of Cambridge, oltre a consultare direttamente persone che hanno affrontato delle difficoltà con la salute mentale. 

Siamo anche fieri di annunciare che Hellblade è supportato da Wellcome Trust, una fondazione caritatevole globale che lavora per sensibilizzare il grande pubblico sulla comprensione della scienza e della salute.

Nel diario di sviluppo parliamo più nel dettaglio del tema della salute mentale in Hellblade e del nostro approccio.

Hellblade è in sviluppo presso un piccolo team di 15 persone, con un nuovo modello che chiamiamo “Indipendente a tripla A”. L’idea è creare un gioco indipendente, con tutta la libertà creativa del caso, ma senza rinunciare ai valori di produzione a tripla A.