News

Guarini: i giochi single player non sono prossimi a fallire

Console tribe news - Guarini: i giochi single player non sono prossimi a fallire

di: Luca "lycenhol" Trevisson

Il direttore di Shadows of the Damned Massimo Guarini ha dichiarato che le nuove IP e le esperienze single-player sono ancora importanti per l’industria ludica, ma che il modello del business ha bisogno di essere cambiato.
Ecco delle dichiarazioni a Gamespot:

Secondo me, i giochi solo per single player non sono in alcun modo vicini al fallimento. Il problema piuttosto risiede nel modo in cui sono prodotti, nei canali in cui sono venduti e nei prezzi.

Io non vedo in alcun modo una esperienza da giocatore singolo come meno coinvolgente o interessante solo a causa della mancanza del multiplayer. Piuttosto vedo come i giocatori, che pagano 60 o 70 euri per un gioco, possano essere sensibili alla mancanza di caratteristiche aggiuntive tali da giustificare il loro investimento.

Guarini afferma che l’industria videoludica necessita di un nuovo modello affaristico e afferma che dovrebbe imparare dal fallimento dell’industria musicale nell’adattamento alla rivoluzione digitale:

Stiamo ancora vendendo a prezzi alti perché stiamo operando come cinque anni fa, solo con costi di produzione superiori. Piuttosto di cambiare le nostre prospettive, stiamo ancora lottando per rienpire i giochi con caratteristiche, extra, bonus, obiettivi, solo per riuscire a giustificare a malapena il cartellino del prezzo, il quale deriva da costi di sviluppo eccessivamente alti e delle licenze.

Questi costi enormi avrebbero avuto un effetto deleterio su Shadows of the Damned, il quale ha ottenuto risultati di vendita sotto le aspettative:

Lo sviluppo di IP originali, con il modello affaristico tradizionale, rappresenta un rischio eccessivo e richiede grossi investimenti per una promozione adeguata. Sfortunatamente, a causa del nostro piano di sviluppo eccessivamente lungo, non abbiamo potuto avere un budget sufficiente per la promozione per raggiungere i giocatori la fuori in un modo efficace.

Nonostante le difficoltà, l’ex membro dello staff dei Grasshopper crede che i nuovi prodotti siano la linfa vitale per ogni mercato e la difficoltà del lancio di nuove IP sia “il segnale chiaro che un’era stia finendo”.
Guarini ha recentemente lasciato i Grasshopper Manufacture per fondare uno studio proprio, Ovosonico, dopo che circostanze personali lo hanno spinto a lasciare il Giappone.