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Google Stadia potrebbe essere un rischio per gli indie secondo il team di Darkest Dungeon

di: Luca Saati

Tyler Sigman e Chris Bourassa, co-fondatori di Red Hook, team dietro Darkest Dungeon, hanno espresso il loro dubbi su Google Stadia e sui rischi che la piattaforma potrebbe comportare per le produzione indie:

“Non capisco questo modello economico. Se paghi dieci dollari al mese per ottenere i giochi che vuoi, e chiunque gestisca il servizio ottenga la propria porzione di ricavi, poi alla fine della giornata restano solo un paio di dollari al mese da distribuire agli sviluppatori. Se il pagamento agli sviluppatori sarà basato sul tempo trascorso ingame, sarebbe splendido per titoli come il nostro dove potresti giocare anche per 100 ore. Ma ci sono giochi come Firewatch che hanno una campagna di quattro ore e non sarebbe giusto per loro. Mi preoccupo per il modello di business che potrebbe derivare da questi sistemi che rischiano di appiattire lo sviluppo dei videogiochi indipendenti. Oggi spaziamo da Wandersong a Stardew Valley ed è questa la loro forza, ciò che rende meravigliosi gli indie. Ma in futuro chi lo sa come potranno andare le cose? Servizi come Netflix hanno portato alla creazione di nuovi fantastici contenuti.

Vedo uno scenario distopico in cui l’attenzione al modello di abbonamento finisce per limitare la libertà e l’abilità di chi pubblica i giochi su queste piattaforme. Perchè mai dovrei comprare uno di questi fantastici indie a 10 dollari se sto già spendendo 10 dollari al mese?”