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Gears 6 doveva essere ambientato su un nuovo pianeta rivela l’ex boss di The Coalition

di: Luca Saati

Con il prossimo capitolo della serie Gears, Gears of War: E-Day, si ritorna al passato con una storia che vedrà protagonisti dei giovani Marcus e Dom impegnati ad affrontare l’arrivo delle locuste 14 anni prima gli eventi del primo capitolo.

Tuttavia, come ha rivelato l’ex boss di The Coalition ora impegnato sul franchise di Diablo con Blizzard, Rod Fergusson, i piani iniziali erano diversi con un Gears 6 che avrebbe visto un’ambientazione inedita su di un nuovo pianeta.se le cose fossero andate diversamente, il prossimo gioco di Gears sarebbe stato molto diverso.

“Gears 6 doveva lasciare Sera. Era una cosa che stavamo costruendo. Se avete prestato attenzione alla storia di Gears 5, vi imbattete nella tecnologia missilistica dell’UIR [Unione delle Repubbliche Indipendenti]. Stavamo gettando i semi e le basi del fatto che, conquistando il territorio dell’UIR, abbiamo adottato il loro programma spaziale. Quindi, quello che volevo fare con Gears 6 è portarvi fuori da Sera per scoprire cosa potrebbe significare per il resto della galassia o, almeno, per il resto del sistema solare. Non che si saltasse [tra i pianeti], ma… si trattava di una tecnologia vecchia, dell’era russa, tipo Sputnik, quindi non volevamo iniziare a fare il Mass Effect. Si trattava davvero di ‘portarvi in un posto nuovo per vedere com’è fatto’”.

Sarà interessante capire se, una volta messa da parte la parentesi di E-Day, Gears 6 si atterrà ancora a questi piani o The Coalition penserà ad altro.

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