Sulle pagine di una testata giapponese non precisata ma che immaginiamo essere Famitsu o Dengeki, l’art director di Final Fantasy XIII Isamu Kamikokuryou ha candidamente ammesso che molti contenuti del famoso JRPG sono stati tagliati dalla versione finale del gioco. Si tratterebbe di talmente tanto materiale che sarebbe sufficiente a costituire un gioco autonomo, sostiene l’intervistato.

Tra le locations create ma rimosse dalla release definitiva del videogame vengono citate una vasta area attorno la casa di Lightning e la base segreta del gruppo di ribelli capitanati da Snow, che si sarebbe trovata in uno zoo del Nautiuls Park: sembrerebbe che queste sezioni di gioco, disponibili quantomeno nell’iniziale versione PS3, siano state rimosse prima dell’uscita del gioco in Giappone << because of considerations for game volume and overall game balanace >> [“a causa si questioni inerenti la mole totale del gioco e di equilibrio generale”].

E’ normale che da un progetto così grande si decida di tagliare qualcosa, ma è lecito il dubbio che si possa aver esagerato con le forbici se una pecca del gioco riscontrata dalla critica è una forse eccessiva linearità. Senza contare che sempre aleggia come un tetro fantasma l’ipotesi che tali contenuti possano prima essere stati tagliati per poi essere riproposti in veste di DLC.