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Epic: PS4 e 720 dovranno offrire maggiore libertà agli sviluppatori

Console tribe news - Epic: PS4 e 720 dovranno offrire maggiore libertà agli sviluppatori

di: Andrea "fomento" Bollini

Con Xbox 360 e PS3, Sony e Microsoft, stanno estendendo l’attuale ciclo generazionale come mai fatto prima. Tuttavia questo non significa che i publisher e/o gli sviluppatori non stiano già pensando alla nuova generazione, tutt’altro (anche se potrebbe arrivare fra 2-3 anni). E proprio riguardo alla nuova generazione, in una recente intervista con Develop, è stato chiesto al presidente di Epic Games, Mike Capps, proprio che cosa gli piacerebbe vedere o trovare nelle prossima console. La sua risposta è andata al di là di una “semplice” disquisizione sull’hardware e si è concentrata soprattutto sulla possibilità da parte degli svillupatori e publisher di ottenere una maggiore libertà nella commercializzazione dei loro prodotti per le future console. Capps ribadisce comunque il desiderio di vedere un hardware molto più potente in modo tale che il giocatore “possa vedere che quella nuova tecnologia non è possibile sulle console attuale” (precedenti in questo caso), ma, come detto poc’anzi, ha sottolineato che all’interno dell’ambiente di sviluppo le restrizioni commerciali presenti sulle console attuali devono cambiare. In definitiva, vorrebbe avere un approccio simile a quello adottato da Valve.

Penso che un’altra cosa che sia cambiata è il modo in cui le persone sono disposte a spendere i loro soldi. Le console necessitano di adattarsi a questo. Sono stati introdotti nuovi servizi, metodi di pagamento – come il modello delle microtransazioni – e le console devono cominciare ad essere accessibili ed aperte anche in questo. C’è il bisogno che siano in grado di poter offrire oggetti virtuali al prezzo di pochi centesimi senza che vi sia un lungo processo di certificazione e di approvazione dei prezzi a rallentare ed impedire ciò. In questo momento non abbiamo nemmeno il permesso di modificare i prezzi dei contenuti virtuali. Non siamo nemmeno il permesso di fissare i prezzi. Io non credo che questo approccio protezionistico possa avere successo in un mondo dove il prezzo dell’oggetto virtuale cambia continuamente. Questa mentalità renderà difficile la sopravvivenza dei giochi di medio livello. I doppia-A non sopravviveranno a meno che non ci si liberi di questa nozione, e imposizione da parte del produttore console agli sviluppatori/publisher, del gioco a 60 dollari. Il modo migliore per guidare gli sviluppatori è dire loro che hanno maggiore libertà sui prezzi degli oggetti virtuali. Sarebbe bello avere il livello di libertà che, per esempio, Steam ti dà.