Epic modifica i prezzo dell’Unreal Engine, ma non per gli sviluppatori di videogiochi
di: Luca SaatiEpic Games ha annunciato le modifiche ai prezzi per Unreal Engine mantenendo la promessa di non modificare la situazione per gli sviluppatori di videogiochi.
Gli sviluppatori di videogiochi potranno quindi continuare ad utilizzare il motore di Epic gratuitamente fino a quando un prodotto da loro rilasciato non raggiunge un milione di dollari di ricavi lordi, a quel punto Epic inizierà a prendere una percentuale del 5%.
Le modifiche vanno a interessare coloro che utilizzano il motore al di fuori dei videogiochi poiché finora molti di questi non pagavano royalties a Epic per l’uso di Unreal Engine.
Da quando Unreal Engine 5.4 verrà rilasciato a fine aprile, le aziende che non operano nel settore dei videogiochi, invece, passeranno a un modello di licenza “basato sulle postazioni” se generano un fatturato lordo annuo superiore a 1 milione di dollari. Il costo annuale sarà di 1.850 dollari per “postazione“, il che significa che le aziende dovranno pagare tale importo ogni anno per ogni dipendente che utilizza Unreal Engine.
“Se state sviluppando un’applicazione non di gioco che viene concessa in licenza a utenti finali di terze parti e che si basa sul codice Unreal Engine in fase di esecuzione, dovrete pagare le royalties proprio come fanno gli sviluppatori di giochi. Si pagherà una royalty del 5% sui prodotti che superano 1 milione di dollari di ricavi lordi nell’arco della vita.
Se attualmente utilizzate Unreal Engine 5.3 o qualsiasi altra versione precedente, le modifiche ai prezzi non si applicheranno fino a quando non deciderete di aggiornare alla versione 5.4. Le modifiche ai prezzi non si applicheranno agli utenti nuovi o esistenti di Unreal Engine 5.3 o di qualsiasi altra versione precedente; si applicheranno solo agli utenti di Unreal Engine 5.4 o successivo.”
La decisione di Epic di non modificare i prezzi per gli sviluppatori dei videogiochi sarà sicuramente un sollievo per tutta la community di sviluppatori, che l’anno scorso era stata colpita dall’annuncio di Unity che avrebbe iniziato a far pagare gli sviluppatori ogni volta che veniva installato un gioco che utilizzava il suo motore. Un cambio che ha generato molte polemiche e che ha portato Unity a fare un bel dietrofront e alle dimissioni del CEO John Riccitiello.