Basta lanciare uno sguardo su saghe come Call of Duty o Halo per rendersi conto di quanto possa essere importante una grande e longeva esperienza online per avere un titolo di successo ai giorni nostri. Franck Gibeau di EA pensa che il vecchio modello che prevedeva lunghe sessioni offline, in assenza di modalità online, è ora finito del tutto.

La considerazione parte dal presupposto che non si parla solamente di multiplayer ma del fatto di essere connessi. La sua ferma convinzione è che un buon gioco ha bisogno di essere connesso online e il multiplayer è uno dei modi per esserlo.

Gibeau condivide lo stesso pensiero dei responsabili degli studi EA. Gli sviluppatori si stanno orientando verso gameplay che prevedono forme di connessione: modalità co-operative, multiplayer o servizi online. Questa concezione di gioco è totalmente opposta al modello che prevedeva 25 ore di single player fini a se stesse. Quel modo di realizzare videogiochi è morto e sepolto, è l’online dove è presente l’innovazione e la vera azione.

Gran parte dei giocatori apprezzano la possibilità di condividere la propria esperienza di gioco con altri ma siamo altrettanto sicuri che pochi disdegnano titoli dotati di lunghe sessioni single-player. Voi cosa preferite?