
Dying Light: The Beast non avrà scelte narrative e getterà le basi per il futuro della serie
di: Luca SaatiTechland ha confermato che Dying Light: The Beast, il nuovo capitolo dell’apprezzato franchise action-horror, non includerà le scelte narrative ramificate viste in Dying Light 2. Il motivo? Lo studio polacco vuole ristabilire una linea narrativa ufficiale e coerente che faccia da base per il futuro della saga.
In un’intervista concessa a GamesRadar+, il franchise director Tymon Smektala ha spiegato che The Beast rappresenta un ritorno alle radici, più vicino alla struttura narrativa di Dying Light 1, e al contempo un passo necessario per fissare un canone narrativo solido.
“Volevamo che questo fosse un capitolo canonico della serie. Stiamo guardando a ciò che è accaduto a Kyle Crane nel primo gioco, e vogliamo raccontare il prossimo capitolo della sua storia.”
Questa decisione implica quindi l’abbandono delle scelte narrative multiple che avevano caratterizzato Dying Light 2.
“Una cosa che Dying Light: The Beast fa è suggerire il futuro della serie. Volevamo essere certi che, alla fine del gioco, Kyle Crane fosse nello stesso punto per ogni giocatore.”
Smektala ha ammesso che la scelta non è stata semplice e che Techland vuole comunque mantenere un approccio “community-driven“, attento al feedback dei fan. Tuttavia, lo studio è consapevole delle difficoltà legate allo sviluppo di sequel narrativi in presenza di finali multipli. “Abbiamo commesso qualche errore con Dying Light 2“, ha dichiarato, lasciando intendere che questo nuovo titolo rappresenti anche un modo per correggere il tiro.