Dyack: l’usato ha causato l’aumento dei costi e il ricorso ai DLC
Altre critiche al mercato dei giochi usati
di: Luca "topmoller" ZerbiniUltimamente sembra che il mercato dei giochi usati provochi molta irritazione se non disprezzo. Recentemente David Braben di Frontier Development si è scagliato contro l’usato dicendo che ha ucciso i titoli single-player ed ora tocca al boss di Silicon Knights criticare aspramente i giochi di seconda mano.
Parlando a GamesIndustry, Denis Dyack ha osservato “negli ultimi anni abbiamo cominciato a vedere una crescita dei giochi usati, credo che questo abbia causato un bel problema. Direi che ciò ha effettivamente fatto lievitare il costo dei giochi“. Addirittura i DLC sarebbero una diretta conseguenza di tutto questo: “una volta un gioco chiamato Warcraft vendeva per 10 anni ottenendo entrate ricorrenti. Ora non succede più. La maggior parte delle vendite si ottengono entro tre mesi dal lancio del gioco e ciò ha creato un estremo e malsano bisogno di vendere velocemente e cercare di ottenere denaro con altri sistemi“. L’allusione è proprio al ricorso al multiplayer e ai DLC.
Dyack avverte che l’intero settore è minacciato dai giochi usati che “cannibalizzano il settore“, di questo passo sviluppatori ed editori aumenteranno ulteriormente i prezzi per sopravvivere come industria: “i costi di sviluppo sono due o tre volte superiori all’ultima generazione. Non riesco a vedere un futuro per il settore“. Persino i finanziamenti per i progetti tripla A sarebbero ormai fuori controllo con la prospettiva di richeidere ulteriori fondi nella prossima generazione: “Io non penso che come settore possiamo permetterci 300 milioni di dollari di budget. Ovviamente non tutti, un gioco come Call of Duty potrebbe permetterselo, ma tutti gli altri?“
La soluzione per evitare questa annunciata catastrofe?”Si deve tornare a fatturare in maniera ricorrente. Abbiamo bisogno di un sistema per guadagnare a lungo e penso che la distribuzione digitale svolgerà un ruolo molto importante in tutto questo. Ecco perchè credo nell’importanza del cloud computing“. Questa è la conclusione del pensiero di Denis Dyack. Siete d’accordo?