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Dragon Age: The Veilguard, nuovi dettagli sulla storia e sullo skill tree

di: Luca Saati

Un approfondimento di Game Informer su Dragon Age: The Veilguard ha svelato nuovi dettagli sulla storia del gioco e sull’albero delle abilità del gioco.

Il sangue di Rook, il protagonista del gioco, ha interagito con il rituale e quindi è legato alla Dissolvenza potendo comunicare tra loro. Solas è intrappolato nella dissolvenza mentre le due divinità elfiche Elgar’nan e Ghilan’nain sono state liberate.

Il faro è la Base di Rook e dei suoi compagni (i Guardiani del Velo), si trova nella dissolvenza ed era la base di Solas. Gli Eluviani permettono di attraversare il mondo e svolgere missioni simili a quelle delle Crossroads di Inquisition. I legami con i compagni aumentano aiutandoli nelle missioni personali e portandoli con sé nelle missioni principali. Il modo in cui aiutate, quello che dite, le scelte che fate, ecc. determinano le vostre relazioni.

Il combat system prevede l’uso di attacchi leggeri e pesanti, oltre a schivate, parate e mosse caricate. L’albero delle abilità inoltre permette di sbloccare ulteriori attacchi.

Sia il ladro che il guerriero sono in grado di parare gli attacchi con la differenza che il primo ha una finestra più lunga. Il guerriero può lanciare lo scudo in stile Captain America e attaccare con solo con la spada, oltre a poter sbloccare un’abilità che consiste in un calcio in stile spartano. Il Mago non può parare ma può lanciare automaticamente una scudo magico finché ha mana, oppure erigere muri di fuoco.

Il loadout e l’equipaggiamento di Rook e dei suoi compagni possono essere personalizzati e confrontati tra loro. Inoltre è possibile impostare diversi loadout delle armi da cambiare nel corso di un combattimento. Ad esempio, come mago, è possibile aggiungere 3 pile di accumulo arcano per una “bomba arcana” su un nemico, caricare un attacco pesante sul bastone, passare ai pugnali magici tramite il d-pad in basso per attacchi leggeri rapidi, quindi tornare al bastone per un attacco pesante devastante che fa esplodere la bomba arcana.

Lo skill tree è suddiviso in varie parti: un cerchio grande rappresenta la classe, i diamanti le abilità, i cerchi medi le abilità passive principali e i potenziamenti delle abilità, gli esagoni piccoli i tratti, i cerchi piccoli le passive minori e i potenziamenti delle statistiche. Ogni classe ha 3 specializzazioni, ognuna con le proprie ultimate uniche. Alcuni compagni hanno attacchi combo sinergici che funzionano l’uno con l’altro.

Il team ha progettato il sistema di combattimento in base a ciò che i giocatori vogliono ottenere, ovvero: se volete schiacciare i tasti e usare le abilità liberamente dopo il cooldown, potete farlo. Se si vogliono strategizzare le combo, sfruttare le vulnerabilità elementali e massimizzare le abilità, è possibile.

Mark Darrah, veterano di lunga data di Dragon Age, ritiene che sia la prima volta che il combattimento nella serie sia legittimamente divertente:

“Quello che vedo in Veilguard è un gioco che finalmente colma il divario. In maniera poco caritatevole, i precedenti giochi di Dragon Age hanno raggiunto il livello “il combattimento non era male”. In questo gioco, il combattimento è effettivamente divertente, ma mantiene quel filo conduttore che è sempre stato presente”.