Diablo III – Un’anteprima della patch 2.4.0
Isola della Conca Grigia
di: Luca SaatiIl profumo persistente di pino e terreno umido si confonde con l’odore dolciastro di decomposizione, mentre migliaia di occhi osservano da lontano. È un avvertimento: se non cadrete in preda alla follia dell’Isola della Conca Grigia, saranno le bestie che la abitano a completare l’opera.
L’aria salmastra brucia gli occhi, e una tempesta senza fine infuria su questa terra. Il ricordo di tutte le navi naufragate sulle coste frastagliate è ancora vivido; una folgore spacca il cielo a metà, illuminando brevemente la fitta foresta circostante. Il profumo persistente di pino e terreno umido si confonde con l’odore dolciastro di decomposizione, mentre migliaia di occhi osservano da lontano. È un avvertimento: se non cadrete in preda alla follia dell’Isola della Conca Grigia, saranno le bestie che la abitano a completare l’opera.
Ciò che è perduto dovrebbe rimanere tale
Al largo della costa di Cuor della Marca si trova un’isola che molti ritengono essere niente più che una leggenda. Tagliata fuori dal resto di Sanctuarium, l’Isola della Conca Grigia era un tempo il cuore di una grande civiltà. Spesso, società isolate come questa prosperano assai velocemente, e la Conca Grigia non fa eccezione. I suoi cittadini erano devoti a un essere misterioso e, come spesso accade a Sanctuarium, totalmente malvagio. Per ragioni tuttora sconosciute, un giorno questa civiltà incredibilmente avanzata crollò, lasciando solo caos e rovina, oltre a una maledizione persistente.
Nel corso degli anni, curiosi avventurieri avrebbero colto sprazzi di questo luogo dalla distanza, benché molti li avrebbero scambiati per semplici miraggi, forse addirittura una trappola tesa dai molti mali che abitano il mondo. I più curiosi hanno tentato di raggiungere questo luogo, sperando nella fama o nella ricchezza, ma trovando solamente una fine tragica. Nessuno ha mai più saputo nulla di loro.
La creazione di un mistero: dar vita alla Conca Grigia
L’enigma che si cela dietro gli eventi dell’Isola della Conca Grigia ha richiesto un’accurata pianificazione, con diversi temi in gioco. L’atmosfera di questo sovrannaturale scorcio di natura è spettrale, e volevamo essere sicuri che tale vibrazione permeasse ogni aspetto della zona, a partire dall’aspetto visivo dell’ambientazione, passando per il design delle creature per finire con la dinamica di gioco.
Creare quest’isola boscosa è stato un procedimento intenso e rapido, perché gli artisti erano ansiosi di dar vita a una zona la cui ideazione era diversa dal solito. Sono quindi serviti pochi bozzetti e ancora meno linee guida, perché l’idea della Conca Grigia era così radicata nella mente degli artisti che ci è voluto davvero poco per passare alla fase produttiva.
È stato chiaro fin da subito che, per creare la sensazione “uomo contro la natura”, era necessario evitare quante più creature umanoidi possibile. Il progettista di gioco senior Joe Shely ci spiega questa decisione in modo sintetico: “Essere sull’Isola della Conca Grigia dovrebbe essere come stare da soli in un bosco di notte. È un’isola selvaggia, irta di pericoli naturali e sovrannaturali”. I mostri sull’isola riflettono questa filosofia: dai più naturali Cacciatori arcaici e Morti fluorescenti, arrivando ai più fantasiosi, come Madre larvale e Mantargenteo.
L’ispirazione per la zona proviene da una gran varietà di posti, ma la personale esperienza dell’artista tecnico Neal Wojahn negli Stati Uniti nordoccidentali ha giocato un ruolo chiave nel mettere in gioco i letali elementi marini. Nato e cresciuto in quella regione, Neal ricorda una zona costiera chiamata “il cimitero del Pacifico”, il punto con il più alto numero di naufragi di tutto l’oceano.
“Se esistesse veramente, l’Isola della Conca Grigia si troverebbe in una zona similmente pericolosa. Ho dei ricordi vividi di quando, da bambino, viaggiavo con la mia famiglia verso la costa dell’Oregon e vedevo i relitti ingoiati dalla sabbia e colpiti dalla furia grigia della natura”.
Queste particolarità sono visibili ovunque sull’Isola della Conca Grigia, e basta osservare lo schiantarsi delle onde e l’oceano in tempesta per percepire la furia primitiva degli elementi che il team ha voluto ricreare.
Esplorazione senza fine: una storia in modalità Avventura
Con l’aggiunta di nuove zone nella modalità Avventura, non presenti nella modalità Campagna, il team di sviluppo ha deciso di sperimentare nuovi metodi narrativi. “Non potevamo farlo nel mezzo della storia” dice il progettista di livelli senior Matthew Berger. “Era un ostacolo non da poco, perché la modalità Avventura non dovrebbe contenere elementi della storia: è il posto dove i giocatori vanno per giocare e rigiocare i contenuti”.
Comprendere la storia della Conca Grigia è una questione più complessa. Esplorando l’isola, inizierete a svelare il mistero nascosto in ogni annotazione del diario ed evento che incontrerete. I giocatori non vivranno la storia nello stesso modo e potrebbero addirittura non giungere tutti alla stessa conclusione: ognuno deciderà in autonomia quanto concentrarsi sulla storia che si sta svolgendo e quanto dedicarsi a incarichi e altre piacevolezze simili.
Questo luogo rappresenta anche l’opportunità per esplorare il mondo di Sanctuarium al di fuori degli eventi dell’Eterno Conflitto. Il progettista del mondo di gioco senior Leonard Boyarsky ci spiega che il metodo di narrazione impiegato per l’Isola della Conca Grigia è più incentrato sull’esplorazione che sulla descrizione. “Ci siamo concentrati meno su un filone narrativo principale, prediligendo le misteriose storie di contorno, lasciando che sia il giocatore a rimettere insieme i pezzi della storia”. Questo tipo di approccio fa sì che Sanctuarium risulti più grande e vivo che mai, un luogo dove possono svolgersi eventi che esulano dalle macchinazioni di angeli, demoni o avventurieri.
L’isola ha fame…
L’atmosfera, i nemici e la dinamica di gioco dell’Isola della Conca Grigia creano una sensazione sinistra e solitaria, pensata per instillare un senso di disperazione nel cuore di chi si perde tra le foreste della sua frastagliata zona costiera. Qui anche la flora e la fauna sono assetate di sangue, e solo gli esploratori più indomiti riusciranno a scoprire i segreti che si celano in questo luogo. Ora tocca ai giocatori lanciarsi nell’esplorazione e scoprire i tesori lasciati dai misteriosi abitanti della Conca Grigia. Ma fate attenzione, avventurieri, o rischiate di diventare vittime a vostra volta dell’antico male che qui dimora.