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Dev di Baldur’s Gate 3 elogia Veilguard: “il primo Dragon Age che sa veramente cosa vuole essere”

di: Luca Saati

Le prime recensioni di Dragon Age: The Veilguard sono arrivate con un punteggio Metacritic di 84. Viste le premesse iniziali, si tratta di un punteggio di tutto rispetto per il nuovo capitolo della serie RPG fantasy di Bioware.

Andando un attimo oltre alle recensioni, Dragon Age: The Veilguard è finito anche tra le mani di Michael Douse di Larian Studios, il team di Baldur’s Gate 3, che ha elogiato l’opera di Bioware affermando che è “il primo gioco di Dragon Age che sa veramente cosa vuole essere”.

“Da parte mia, vi starete chiedendo “è un gioco compatibile con la mia esperienza durante BG3”, quindi lo affronterò da questa prospettiva.

La risposta è sì. È uno show lungo 9 stagioni, come una serie Netflix ben fatta, incentrata sui personaggi e degna di essere seguita.

Ha un buon senso di propulsione e di slancio in avanti. Il sistema di combattimento è brillante (per me, un mix di Xenoblade e Hogwarts, che è una genialata). Sa quando ha bisogno di un momento narrativo importante e sa quando lasciarvi giocare con la vostra classe e sfruttare alcuni dei suoi elementi più forti.

Ma soprattutto, per me è il primo gioco di Dragon Age che sa veramente cosa vuole essere.

In breve, se volete un po’ di avventura guidata dal personaggio con un forte sistema di combattimento in un universo che conoscete, amate o di cui avete sentito parlare, è molto meglio della media dei giochi d’azione e molto meno pesante dei gargantueschi RPG che a volte possono intimidire. In una parola, è divertente!

Sarò sempre un tipo da Dragon Age: Origins, e questo gioco non è questo. Ma almeno è qualcosa che sa cosa vuole essere, e non un’accozzaglia di tutto. Lo rispetto. Mi piacciono i giochi d’azione, mi piacciono gli RPG, mi piace quando si scontrano. Mi piace sparare ai cattivi con la magia dei maghi.”