News

Destiny e GIPI insieme per 4 artwork epici

di: Luca Saati

Un’ispirazione virtuale, un’interpretazione inedita e una realizzazione visionaria vedono la concretizzazione in quattro artwork che segnano, ancora una volta, la contaminazione tra mondo del fumetto e mondo dei videogiochi. Activision, infatti, mostra, oggi, le quattro opere realizzate da GIPI, fumettista e illustratore tra i più noti nel panorama italiano, rivelandone una collaborazione speciale con Destiny, l’epico titolo Sci-fi lanciato da Activision nel 2014.

Una partnership che ha visto il disegnatore Gipi alle prese con il leggendario universo di Destiny creato dall’acclamato studio di sviluppo Bungie.

Il suo contributo ha visto materializzarsi l’interpretazione degli eroici Guardiani protagonisti della storia di Destiny, in quattro artwork esclusivi che portano in vita l’incredibile fascino del mondo e delle ambientazioni del gioco.

In linea con lo stile di Gipi, sintesi tra avventura e realismo, i Guardiani di Destiny rispecchiano la sua voglia di essere interprete e protagonista delle sue opere.

“Per me, il bello di questo gioco è la possibilità di costruire un proprio avatar virtuale e in questo senso le possibilità date dalla customizzazione dei personaggi di Destiny fanno sì che ognuno possa realizzare un essere fantastico che lo rappresenta”: queste le parole usate da Gipi per sintetizzare la sua ispirazione. “Mi sono divertito, ad esempio, a fare quello che è una specie di autoritratto in veste di Guardiano nel primo disegno, mentre nel secondo, un altro Guardiano più ammantato di mistero, nel terzo ho mantenuto l’atmosfera lugubre degli EXO e nel quarto, ho ricreato un eroico e potente Lord Saladin.”

Gipi ha accompagnato i suoi lavori con una riflessione più ampia sui videogame: “la grafica dei videogiochi, oggi, non ha soltanto raggiunto livelli tecnici altissimi ma sta diventando un inevitabile metro di paragone per chiunque lavori nel disegno, nell’illustrazione, nel fumetto.Spesso mi trovo a disegnare pensando al design di un personaggio o alla resa dei paesaggi nei giochi in 3D in prima persona. È come se la realtà, che da sempre è un termine di paragone, un’ispirazione e un confronto per chi lavora con le arti visive si fosse espansa al mondo della rappresentazione digitale.
Nel disegnare un cielo stellato di fantasia è possibile ritrovarsi a pensare, con simili intensità, ad un reale cielo stellato visto durante una vacanza giovanile al mare come al cielo intorno ad una stazione orbitante attorno alla quale si è svolazzato in un gioco.Non so ancora se questo è un bene o un male per un disegnatore moderno, ma è quello che mi capita spesso e con il quale devo fare i conti.
Spesso questo accende nuove sfide che mi portano a cercare di migliorare le tecniche o provare nuove strade e in questo, sicuramente, c’è un lato estremamente positivo.
Se fossi solo un poco più vecchio potrei affermare che in questo si verifica però un allontanamento dalla realtà, ma per adesso continuo a pensare che sia la realtà stessa ad essere oggi composta di piani diversi, da quello tangibile a quello digitale
“.

Gli artwork entreranno a far parte della sezione permanente  dedicata allo Spazio al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, dove Destiny è presente dal 2014, tra i contenuti multimediali.