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Dagli USA una nuova causa contro Apple per monopolio sugli smartphone citando il cloud gaming

di: Luca Saati

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti hanno intentato una causa contro Apple, accusandola di limitare illegalmente la concorrenza e di detenere il monopolio sul mercato degli smartphone.

Nella sua causa, il Dipartimento di Giustizia americano fornisce cinque esempi chiave di aree in cui Apple presumibilmente reprime la concorrenza, uno dei quali sono le app di giochi in streaming sul cloud (le altre aree sono “super app“, messaggistica, smartwatch e portafogli digitali).

La sezione dedicata al cloud gaming sostiene che Apple ha impedito agli sviluppatori di offrire app di cloud gaming sull’App Store, sostenendo che uno dei motivi principali di ciò è costringerli ad acquistare hardware più costoso.

L’argomentazione avanzata è che se i giocatori potessero eseguire lo streaming dei giochi sul cloud con le app dell’App Store, potrebbero giocare a giochi visivamente impressionanti utilizzando i dispositivi Apple più vecchi, invece di dover aggiornare a hardware più potente e costoso per farlo.

“Per anni, Apple ha bloccato le app di cloud gaming che avrebbero dato agli utenti l’accesso ad app e contenuti desiderabili senza la necessità di pagare per costosi hardware Apple perché ciò avrebbe minacciato il suo potere monopolistico.

Il cloud streaming consente agli sviluppatori di portare tecnologie e servizi all’avanguardia ai consumatori di smartphone – inclusi giochi e servizi interattivi di intelligenza artificiale – anche se il loro smartphone include hardware meno potente di un iPhone.

Apple ha promosso l’iPhone 15 promettendo che il suo hardware è abbastanza potente da consentire ‘prestazioni e giochi mobili di livello superiore‘. Ma un hardware potente non è necessario se i giochi vengono giocati tramite app di streaming su cloud.

Le app di cloud gaming offrono esperienze di gioco ricche sugli smartphone senza la necessità per gli utenti di acquistare hardware potente e costoso.

Di conseguenza, gli utenti che hanno accesso ai giochi in cloud streaming potrebbero essere più disposti a passare da un iPhone a uno smartphone con hardware meno costoso, perché entrambi gli smartphone possono eseguire i giochi desiderati allo stesso modo.

Apple ha esercitato il suo potere sulla distribuzione delle app per impedire di fatto agli sviluppatori di terze parti di offrire servizi di abbonamento al cloud gaming come app native sull’iPhone. Ancora oggi, nessuno di essi è attualmente disponibile su iPhone.”