Cronache Nipponiche – Primo Giorno al TGS 2013
Direttamente da Tokyo le impressioni del nostro inviato
di: Alessandro "Reil" GallucciNel suolo nipponico sono due le compagnie a far da padrone nel mercato videoludico: Sony e Nintendo, la prima più per il mercato casalingo e la seconda nel portatile, detengono in pugno il mercato asiatico. Il Tokyo Game Show è da sempre stato il trampolino nipponico per la presentazione di nuovi titoli rivolti al pubblico asiatico, quindi ci stupiamo della mancanza di uno stand fisso per Nintendo. Passi il volersi “ritirare” dai palchi dell’E3, dove l’americana e la concorrente giapponese hanno avuto il loro momento di prestigio con le nuove console. Certo, le luci blu e verdi delle rispettive case sono la principale attrazione, occupando un ampio spazio dell’intero evento, ma non ci aspettavamo che la casa del famoso idraulico decidesse di cedere anche il suo piccolo sipario.
Sony dunque apre alla grande, con una conferenza sulla sua visione del mondo videoludico e del futuro di Playstation 4. Sebbene in Giappone la console arriverà quasi alla fine dell’anno fiscale, hanno infatti dichiarato di puntare a vendere ben cinque milioni di console in tutto il mondo. Non hanno però tenuto indietro la Ps Vita TV, piccola arrivata nel salotto di casa Sony. Viene mostrata infatti la possibilità di collegarsi in remoto per poter giocare in un’altra stanza qualora il televisore primario fosse occupato. Solo a voce, invece, la “remota” possibilità di poter giocare in remoto con la PS Vita. Di certo, Sony fa promesse. Promesse agli utenti, ai developer e agli indie, soprattutto. Mira a tutti, cercando di proporre una console nuova ma allo stesso tempo vicina alla passata generazione; che consenta agli sviluppatori di creare i loro giochi con molti meno fastidi e strizza un’occhio di riguardo alla scena indipendente abbattendo varie limitazioni sui contenuti che vi erano in passato. Tutto già sentito fin qui, ormai le news sono vecchie di maggio.
Però Sony era lì. E Microsoft, dato che vuole spingere di più questo mercato. Non fraintendetemi, non dico che non si trova nessun 3DS. I giochi terze parti hanno i loro stand nelle rispettive case, e contribuiscono al prosperare dei titoli. Forse Nintendo punta al risparmio? Intendiamoci, il 3DS non ha bisogno di presentazioni in terra nipponica: macina migliaia di numeri ogni settimana. Ma forse la loro console fissa poteva avere una vaga considerazione dato che titoli che dovevano farla ritornare in vita – The Wonderful 101? con Platinum Games altra grande mancanza di questo evento – sono stati invece un fuoco di paglia.
Dimentichiamoci momentaneamente dei problemi delle case ma pensiamo ai giochi. Il Tokyo Game Show su questo punto è il paradiso del videogiocatore….che presto diventerà un inferno quando le porte si apriranno al pubblico e ci sarà l’assalto alle postazioni di gioco. Per ora le grandi bellezze giapponesi, presenti categoricamente ad ogni stand ci fanno compagnia ammicandoci e posando per noi. Siamo forse più tentati di stare con loro che a testare i giochi, ma vi promettiamo di fare il nostro lavoro, godendoci lo scenario in stile Edo di Sengoku Basara 4 organizzato da Capcom, oppure entrando nel campo di battaglia vicino ad un carro armato per Battlefield 4. Ed è proprio mentre ci accingiamo ad entrare nelle terre di Eorzea per una prova contro Titan, uno dei Primal del nuovo Realm Reborn, che il producer Naoki Yoshida acconsente di scambiare qualche parola con noi, dimostrandosi disponibile e professionale.
Non solo il discorso è finito un po’ sui problemi iniziali dei server, ma il producer si è dimostrato una grande persona di quelli che creano giochi per passione e non solo per il tornaconto della società. Di certo questo ci fa ben sperare per la casa del Chocobo, e ci salutiamo dopo una bellissima foto ricordo che ci immortala con uno dei personaggi di spicco del momento. Il sipario sul primo giorno è calato, poche le novità se non i numerosi trailer che abbiamo già pubblicato con le precedenti news. Noi quindi ce ne torniamo nella nostra dimora, con una prima ondata di gadget (borse, tante borse di stoffa! ). Perlomeno ci siamo rifatti gli occhi, con un Giappone che ogni anno può dire fieramente “Siamo la terra dei Videogame, è nella nostra cultura ! “.