Call of Duty: Black Ops 6, Activision testa il cross-play disattivabile per partite classificate
di: Luca SaatiActivision permetterà presto ai giocatori di Call of Duty: Black Ops 6 e Warzone su console di disabilitare il cross-play con gli utenti PC nelle partite classificate. Questa decisione, ha spiegato il publisher, è stata presa in risposta al feedback dei giocatori e “nello spirito di migliorare l’esperienza di gioco”.
L’opzione di limitare le partite classificate ai soli giocatori di console è attualmente in fase di test e sarà resa disponibile durante la Stagione 2, che prenderà il via il 28 gennaio. I cheater continuano a essere un problema significativo nelle partite classificate, lanciate lo scorso novembre e accessibili ai giocatori che hanno ottenuto almeno 50 vittorie in multiplayer.
Secondo Activision, ad oggi ha bannato oltre 136.000 account nelle partite classificati.
“I casi di cheating in Call of Duty, in particolare nelle partite classificate sia in MP che in Warzone, sono frustranti e incidono pesantemente sull’esperienza della nostra comunità“, ha ammesso l’editore, prima di illustrare alcune delle misure che sta mettendo in atto per combattere questa pratica. Queste includono “nuovi e migliorati sistemi di rilevamento e di server-side”, un “importante aggiornamento dei driver a livello di kernel” e un “nuovo sistema di rilevamento delle manomissioni”.
Activision ha anche spiegato perché ha deciso di non effettuare divieti basati sull’IP. “Non utilizziamo divieti basati sull’IP per l’anti-cheat perché tendono ad agire contro interi gruppi all’interno di un intervallo che non è problematico”, ha dichiarato. “Ad esempio, un campus universitario o un internet café verrebbero travolti da un’ondata di ban basati sull’IP, mentre viene preso di mira un solo computer”.