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Borderlands 4, Randy Pitchford si scusa di nuovo sulla questione dei veri fan con un lungo messaggio

di: Luca Saati

Il CEO di Gearbox, Randy Pitchford, è tornato sull’infelice uscita riguardo ai “veri fan” disposti a spendere 80 dollari per un videogioco, dichiarazione che ha sollevato un’ondata di critiche e polemiche negli ultimi giorni. Nonostante una precedente rettifica, Pitchford ha voluto chiarire nuovamente la sua posizione con un lungo post pubblicato sulla piattaforma X, in cui ha offerto un’ulteriore scusa e spiegato il contesto delle sue parole.

Secondo Pitchford, il riferimento ai “veri fan” non era inteso come una critica a chi non volesse o potesse spendere 80 dollari per Borderlands 4, ma come un tentativo di rassicurare i fan sulla qualità del gioco, anche nel caso di un possibile aumento di prezzo.

“Mi dispiace che ci sia stato un malinteso. La verità è che non voglio che nessuno spenda più di quanto debba o di quanto si senta a proprio agio nel farlo. Il mio intento è sempre stato quello di garantire che ogni cliente senta di aver ricevuto un ottimo valore, indipendentemente da quanto ha pagato.”

Pitchford ha poi spiegato che la discussione era nata da un commento riguardante l’eventualità che Borderlands 4 costi 80 dollari. L’utente in questione temeva che un prezzo del genere potesse decretare il fallimento del gioco.

“Non è una mia decisione, ma volevo far capire che, anche con un aumento di 10 dollari, il gioco avrebbe avuto successo grazie alla qualità del titolo e al supporto della community.”

Il CEO ammette di aver sbagliato a usare l’espressione “veri fan”, comprendendo come le sue parole possano essere state interpretate come una mancanza di rispetto verso la fanbase:

“Capisco che possa essere sembrato che stessi dando per scontato il nostro pubblico, ma non era affatto quella la mia intenzione.”

Nel post, Pitchford ha anche parlato del difficile equilibrio tra creatività e necessità economiche, sottolineando che, da artista, preferirebbe vedere i prezzi rimanere accessibili:

“Voglio che tutti possano avere accesso a ciò che creiamo. Ma capisco anche che il mercato sta cambiando, e prima o poi dovremo adattarci per garantire la sostenibilità di ciò che facciamo.”