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Assassin’s Creed III: non era ancora USA, ma una colonia inglese

Sullo sfondo di Assassin's Creed III una colonia inglese in lotta per l'indipendenza

di: Luca "lycenhol" Trevisson

L’America di Assassin’s Creed III è una nazione molto diversa da quella che ci aspetteremmo di vedere. In primo luogo per un punto fondamentale: era ancora Inghilterra.

Come parte del piano per la ricostruzione storica accurata, Ubisoft Montreal vuole tenere le distanze dal patriottismo stelle e strisce, che spesso pervade i media che trattano la storia del paese.

Ecco le parole di Matt Turner all’Officiale PlayStation Magazine UK:

La verità è che quell’America non è esistita fino al 1783, che è il momento in cui il nostro gioco termina.

Prima di quella data, il vecchio mondo vedeva l’America come una colonia, e le battaglie combattute la erano parte di una “guerra civile in territorio straniero”. Il protagonista Connor non appartiene a nessuna delle fazioni della rivoluzione, piuttosto è concentrato a contrastare i Templari, nemici ancestrali degli Assassini, che hanno dei piani paralleli sul ruolo dei Nativi Americani nella guerra.

A questo punto non si tratta di Americani o di Inglesi; si tratta di Inglesi ed Inglesi e questo è un punto su cui vogliamo essere molto chiari.

Non è tutto un America ra ra ra. È qualcosa sulla libertà e sulla comunità, e qualcosa su come la gente era trattata in quel tipo di situazione. E di come loro volevano trovare la propria identità. Io penso che questo sia un concetto universale per ognuno di noi.

 Esplicitare alcuni dettagli della storia coloniale dell’America del tempo potrebbe non essere una mossa molto popolare, sia in patria che in ogni altro posto, ma Ubisoft Montreal non ha paura di toccare argomenti scomodi come la schiavitù:

È qualcosa di cui siamo veramente consapevoli. Tutti avevano schiavi in quel periodo, il primo gruppo che ha parlato di emancipazione non è arrivato fino al 1787.

È una data di molto successiva al nostro gioco e la schiavitù è rimasta nella cultura. Capiamo che questo genere di soggetto richieda una certa dose di attenzione perchè è molto serio e necessiti di essere trattato oltremodo con rispetto. Non vogliamo evitare di parlarne del tutto semplicemente non mostrandolo.

Detto questo, l’argomento non sarà certamente al centro della narrazione del gioco:

Stiamo per mostrare cosa c’era e cosa la gente faceva in quel tempo, ma vogliamo prestare attenzione su quanto insistere su ogni argomento. È un punto importante. Non abbiamo paura di mostrare cosa c’era, ma non vogliamo che diventi il centro del gioco.

Assassin’s Creed III è atteso su PC, PlayStation 3 ed Xbox 360 nel tardo ottobre. La versione Wii U seguirà il lancio della console.