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Anonymous cessa gli attacchi, Sony ammette il problema

Console tribe news - Anonymous cessa gli attacchi, Sony ammette il problema

di: Luca "lycenhol" Trevisson

Sulla scia della dichiarazione di guerra del gruppo di hacker di Internet, noto come Anonymous, Sony ammette che loro potrebbero essere la causa dei recenti malfunzionamenti dei servizi online della compagnia, proprio mentre il gruppo di hacktivisti (hacker – attivisti) annuncia che torneranno presto alla carica con nuovi attacchi.

Stiamo attualmente indagando, considerando la possibilità di essere stati presi di mira da un gruppo esterno.

Se questo [il down del PSN] fosse effettivamente legato a tale atto, vogliamo ringraziare ancora una volta ancora i consumatori che sono quelli che hanno sofferto maggiormente per l’attacco a seguito dell’interruzione del servizio. I nostri ingegneri sono al lavoro per ristabilire e mantenere i servizi, ed apprezziamo il continuo supporto dei nostri consumatori.

Queste le parole di un portavoce della compagnia a Gamespot. Va anche ricordato che Sony aveva inizialmente giustificato i problemi del PSN con un intervento di manutenzione straordinario, celando la vera causa del problema.
In frattempro Anonymous ha deciso di non perpetrare ulteriori attacchi DDOS sui server Sony:

Siamo giunti alla conclusione che prendere di mira il PSN non è una buona idea. Per questo abbiamo temporaneamente sospeso le nostre azioni, fino a trovare un metodo che non colpisca duramente i clienti Sony, cosa che è lungi dai propositi delle nostre azioni. Se abbiamo creato inconvenienti per gli utenti, vi preghiamo di sapere che questo non è il nostro obiettivo.

Anonymous è stato criticato dalla stampa per le sue operazioni anti-Sony, dopo la comunicazione di attacchi che avrebbero preso di mira le famiglie di membri dello staff Sony. Anonymous ha ripetutamente risposto per chiarire che non è quello l’intento dell’organizzazione, e che i comportamenti di singoli membri o di cellule dell’organizzazione non possono essere prese come indicative della volontà comune del gruppo (hive o alveare, come lo definiscono loro).
Sony ha dichiarato di aver ingaggiato i servizi anti DDOS dell’azienda Prolexic per contrastare le attività di Anonymous, sebbene questo non sia stato confermato da un rappresentante ufficiale.
Ricordiamo che la rabbia di Anonymous contro Sony è originata dalle azioni legali che la compagnia ha intrapreso contro gli hacker GeoHot e Graf_Chokolo, considerati la causa della proliferazione dei custom firmware su PlayStation 3, da cui la diffusione della pirateria sulla console next gen.
Stay tuned!