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Anno fiscale in perdita per Nintendo

I dati dichiarati dalla compagnia giapponese segnano un calo del 10% rispetto allo scorso anno fiscale

di: Federico Lelli

Il 2013 non è stato esattamente roseo per Nintendo e, anche dopo aver rivisto le previsioni di vendita verso il basso, sia 3DS che Wii U hanno venduto meno del previsto portando ad un calo del 10% rispetto ai risultati dello scorso anno.

Nello specifico Nintendo ha dichiarato un ricavo netto delle vendite di ¥571 miliardi, il 10% in meno rispetto al totale dello scorso anno e inferiore alla previsione di ¥590 miliardi fatta a gennaio. La compagnia quantifica inoltre un utile negativo pari a ¥23.22 miliardi, migliore rispetto ai ¥25 miliardi di perdita previsti a gennaio ma comunque un vistoso declino rispetto al guadagno di ¥7.10 miliardi dello scorso anno.

Nei 12 mesi passati Nintendo ha venduto 2.72 milioni di Wii U. I sistemi venduti sono inferiori ai 3.45 milioni dello scorso anno fiscale dove il Wii U è stato venduto per circa 4 mesi (dal lancio a fine novembre fino a marzo 2013).
Nintendo rimane però ottimista e pensa di poter puntare su Mario Kart 8 e Super Smash Bros visto che la previsione per l’anno fiscale in corso è di 3.6 milioni di console.

Il 3DS ha una vita sicuramente meno travagliata ma ha visto comunque un declino, nonostante l’uscita del 2DS nel corso dell’ultimo anno. Il totale dei 3DS venduti (includendo i 2DS e gli XL) è di 12.24 milioni che si confrontano con i 13.95 milioni dell’anno precedente.
Le previsioni per l’anno fiscale in corso seguono il trend negativo, con un totale di 12 milioni.

Come causa dei risultati poco soddisfacenti Nintendo punta il dito sulle vendite hardware deludenti e sulle vendite del software Wii U che faticano a decollare, fa notare inoltre che il disavanzo è maggiore a causa delle numerose svalutazioni d’inventario e dei costi aggiunti di ricerca e sviluppo.

Per l’anno fiscale in corso Nintendo prevede di riportare il ricavo delle vendite verso l’alto del 3.2% a ¥590 miliardi, con un guadagno netto di ¥20 miliardi.