Activision accusa gli esuli della Infinity di sabotaggio per MW3
Console tribe news - Activision accusa gli esuli della Infinity di sabotaggio per MW3
di: Luca "lycenhol" TrevissonConoscerete ormai la telenovela che vede implicati Activision e il duo Zampella e West.
[IL RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI] Se la risposta è no, ecco un piccolo sunto: Activision è una delle case di produzione di videogiochi maggiori del mondo. Jason West e Vince Zampella sono, anzi erano, i leader della Infinity Ward, piccola casetta di produzione di provincia che con un giochillo, tal Modern Warfare 2, ha fatto incassare ad Activision più di 1 Miliardo (si, avete letto bene, 1 con 9 zeri attaccati dietro) di dollari.
“Erano” perché se ne sono andati, hanno lasciato la leadership di uno dei team più di successo del panorama videoludico. E questo per una brutta storia di royalties che non sarebbero state pagate a Zampellla e West (una sommetta di 36 Milioni sempre in valuta USA), con relativa causa attualmente in corso d’opera.
[LA NOVITA’] Ora Activision, che non se le fa mandare a dire, ribatte: ha spostato il focus della vicenda su un aspetto inedito e di certo interesse per i fan: Modern Warfare 3.
Zampella e West detenevano l’ultima parola su tutto quello che riguarda il brand Modern Warfare in quanto leader del team. Secondo Activision i due avrebbero ritardato la pre-produzione del nuovo capitolo, the third, del titolo bellico, perché avevano maturato precedentemente l’idea di andarsene.
Quindi questa sorta di sabotaggio ha prodotto ritardi per l’inizio del making of di Modern Warfare 3 e le conseguenti perdite monetarie per riorganizzare il team e tutto il resto, giustificherebbero secondo Activision il mancato pagamento delle royalties.
[THE END] Fortunatamente la vicenda ha un lieto fine, non per i contendenti che si scanneranno nelle aule USA nei mesi a venire, ma per gli amanti di Call of Duty: non sappiamo quando, non sappiamo chi, ma un giorno avremo Modern Warfare 3.