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12 cose che servono al 3DS per sfondare

Console tribe news - 12 cose che servono al 3DS per sfondare

di: Luca "lycenhol" Trevisson

La settimana prossima inizia l’E3, e come saprete Nintendo presenterà al mondo la nuova creatura, il 3DS. Questa console portatile nasce con un grosso fardello sulle spalle: il peso di un progenitore, quale il DS in tutte le sue forme e incarnazioni, che ha venduto tantissimo. E se non riuscirà ad eguagliarlo sarà considerato un flop!
Sono già trapelate indiscrezioni sul nuovo handheld, sono circolati rumor. Vorremmo proporvi stralci di un articolo che riassume 12 cose che la nuova console della grande N dovrebbe avere per sfondare e dominare il mercato nei prossimi anni. Ecco la lista:

  1. 3D: ovviamente intendiamo l’effetto stereoscopico, non il 3D in senso classico. La console dovrebbe supportarlo e senza il bisogno di occhialini. Per le console “da salotto” si parla molto di questa tecnologia, Sony sta scommettendo parecchio sulla diffusione e sull’impatto che dovrebbe avere per i consumatori. Ma a detta di molti, due talloni d’Achille sono il bisogno di televisori ad hoc costosi e la scomodità di dover indossare occhialini. La Nintendo ha affermato di poter fornire tutto ciò, in forma portatile, senza bisogno di occhiali. E se del 3D non vi frega niente o vi causa mal di testa, potete disabilitarlo senza problemi!
  2. Gli Extra che i consumatori amano: quale console ormai non permette almeno di collegarsi a FaceBook? I social network e altri servizi come Skype e Messenger, sono un di più, magari non strettamente legati al mondo dei videogiochi, che se forniti vengono però letti come un valore aggiunto, la ciliegina sulla torta di un buon prodotto.
  3. La qualità dello/degli schermo/i: siamo quasi certi che il 3DS avrà 2 schermi. Uno dei punti chiave degli handheld è la qualità degli LCD: il DS ha avuto una evoluzione in questo senso, con le varie incarnazioni. Una console portatile deve avere ottimi schermi, con grande contrasto, per funzionare anche in condizioni assolate, dato che l’utente potrebbe volerla usare ovunque.
  4. Controlli comodi: è fondamentale che i comandi del dispositivo siano semplici e intuitivi, ma anche comodi. La croce direzionale del DS da alcuni era esaltata, da altri maledetta. Inoltre nei primi modelli si parlava di un 20% degli esemplari che soffrivano di difetti che comportavano problemi con le direzioni diagonali e simili. Inoltre è importante che sia comoda da tenere in mano, sia per i grandi che per i piccoli. Occhio all’ergonomia!
  5. Potenza grafica: la diatriba con Sony in questi anni è sempre vertita su un punto, ovvero che il DS vende di più, ma a livello grafico la PSP è decisamente migliore. E’ importante che il 3DS si avvicini alla concezione next-gen: la grafica non sarà tutto, ma se c’è ed è buona aiuta. Inoltre la comparazione con la concorrenza non mancherà. 3DS non avrà il Tegra 2 di nVidia come previsto per mancati accordi. Ma molti sviluppatori hanno parlato di resa grafica paragonabile alle console maggiori. Sono parole di sviluppatori, ovvio, ma speriamo che in parte sia vero.
  6. Online competitivo: nell’era di Internet come non pensare al multiplayer? Una console deve poter offrire la possibilità di sfidare i propri amici, online e magari in connessione locale. E nel parco giochi devono essere previsti titoli che forniscano esperienze multigiocatore profonde.
  7. Case portabile: i primi DS avevano dei case che si rovinavano solo a guardarli. Se per la PS3 Fat il case nero e lucido, seppure delicato, aveva un senso dato che la console era pensata per stare in salotto, “al sicuro”, la vita di una console portatile non è tutta rose e fiori! E’ importante che il “guscio” resista e l’handheld si mantenga integro. Ok per custodie e custodiette, ma non devono essere necessarie.
  8. Software che sfruttino le caratteristiche: è bello avere tante feature, ma se poi non si usano! Esempio? I sensori del Sixaxis, sfruttati in 10 giochi, il rumble pack del DS, sfruttato da 18 titoli, l’infrarosso della PSP, inutile. I software e i giochi, devono sfruttare al meglio tutte le caratteristiche delle console.
  9. Homebrew: punto utopico, non c’è dubbio. Ma se Nintendo permettesse ai Dev di distribuire, magari sotto il loro controllo, alcuni applicativi? Potrebbe permettere a nuovi studi di nascere e crescere, come fa l’Xbox LIVE Arcade con i giochi di piccoli sviluppatori talentuosi. Ed eliminerebbe la giustificazione legale per l’esistenza delle FlashCard, dando un duro colpo al loro mercato.
  10. Rumble pack integrato: in titoli come i racing game, offre un qualcosa in più! Certo, è un killer per la durata delle batterie, ma una console moderna per essere veramente completa, dovrebbe prevederlo.
  11. Fotocamere: già il DSi le ha. Sono abbastanza importanti, soprattutto se di buona qualità. E soprattutto se sfruttate al meglio, possibilmente anche nei giochi e non solo da applicativi first party in bundle con la console.
  12. Il costo: certo, è un punto fondamentale per la diffusione. 150$ sarebbe un buon prezzo, 170$ sarebbe accettabile. Oltre uno potrebbe iniziare a pensare se non sia meglio prendere una 360 o una PS3! E anche per i giochi, prezzi abbordabili, misurati sul fatto che è una console portatile, aiutano la diffusione e ancora una volta colpiscono la pirateria.

Queste sono tutte belle cose, importanti, in modo differente offrono tutte un plus valore. Aggiungeremmo noi: un parco titolo che non sia composto da migliaia di titoli di cui solo una percentuale piccola è di vero pregio. Meglio pochi ma buoni.
Vedremo quante di queste cose saranno presenti nel 3DS: appuntamento all’E3, fra meno di una settimana!