Comic Recensione

Il diavolo di Smiling Woods

di: Federico Lelli

Jacopo Starace torna nelle librerie con Il diavolo di Smiling Woods, pubblicato da Bao, dopo il successo di Essere Montagna. Sin dalla copertina, il richiamo alle atmosfere alla Stephen King è evidente: a partire dal font del titolo che riprende il carattere dei libri del maestro dell’horror, preparando il lettore a un viaggio carico di suspense e mistero. L’ambientazione anni ’80 aggiunge un ulteriore strato di fascino, con una narrazione che rievoca il senso di avventura dei film cult di quel periodo.

La storia si svolge nella cittadina di Emmanuel Parish, ancora segnata dalla misteriosa sparizione di decine di persone due anni prima. Quando il fenomeno si ripresenta, un gruppo di adolescenti decide di indagare, richiamando alla memoria le dinamiche dei classici racconti horror in cui i giovani protagonisti partono all’avventura e si trovano ad affrontare l’ignoto. L’influenza di King è palpabile: il senso di comunità, il terrore che si insinua nei luoghi quotidiani e la capacità di mescolare il soprannaturale con le paure più concrete rendono il fumetto un’esperienza dal sapore nostalgico.

Oltre alla componente horror, Il diavolo di Smiling Woods affronta temi profondi legati alle responsabilità collettive: la narrazione esplora le colpe della comunità, che ricadono inevitabilmente sulle nuove generazioni. Il fumetto riflette sulla relazione tra uomo e natura, mettendo in luce le conseguenze dello sfruttamento delle risorse naturali e il modo in cui la natura si ribella in maniera violenta a chi la minaccia. Il sovrannaturale, più che un elemento di fantasia, si insinua nella storia come una forza ineluttabile, pronta a far pagare il conto a chi ignora i suoi avvertimenti.

Jacopo Starace dimostra da subito uno stile inconfondibile: i personaggi sono stilizzati al massimo, con i loro nasi assenti e le labbra dal profilo ingrandito. L’uso della palette cromatica è sapiente, alternando tonalità fredde e calde e aumentando il contrasto dove possibile per intensificare le atmosfere e il senso di inquietudine. Inoltre, la sua tecnica si arricchisce di un massiccio utilizzo del 3D, impiegato sia per la costruzione degli sfondi che per la modellazione dei dettagli, conferendo alle sue tavole una perfezione straniante.

Il diavolo di Smiling Woods è un fumetto che potrebbe facilmente essere trasposto in un film del periodo, grazie alla sua struttura narrativa e alla sua estetica ben definita. Gli appassionati dell’horror e delle atmosfere anni ’80 troveranno molti elementi di interesse, anche se alcuni personaggi risultano meno sviluppati, perdendosi tra il numeroso cast. La qualità della stampa è elevata, con particolare attenzione ai colori, mentre la scelta della brossura rappresenta un passo indietro rispetto al prestigioso cartonato di Essere Montagna. Disponibile nelle librerie dal 23 maggio 2025.