Comic Recensione

Bea Wolf

di: Federico Lelli

Bea Wolf nasce dalla collaborazione dell’autore Zach Weinersmith, pioniere del webcomic e mitologico creatore di Saturday Morning Breakfast Cereal, tuttora aggiornato quotidianamente, con il disegnatore francese Boulet, esploso anche lui grazie alle vignette sul suo sito e nota fonte di ispirazione per Zerocalcare che lo cita fin dagli esordi. Non è un caso quindi che questo fumetto sia stato scelto dal noto fumettista romano come seconda uscita per la sua collana: Cherry Bomb.

Beowulf è un’opera fondamentale per gli anglosassoni, prima di tutto a livello linguistico, perché è il primo romanzo epico scritto in inglese antico, ma anche per quello che ha lasciato al mondo fantasy, visto che è stata una delle ispirazioni per Tolkien.

L’idea alla base di Bea Wolf è quindi quella di raccontare la stessa storia del poema epico originale, trasportando tutto nel mondo dei bambini, non come una parodia ma più dalle parti dell’omaggio fatto col cuore. I giovani protagonisti prendono quindi le forme di grandi condottieri che regnano dalle case sugli alberi con caramelle e giocattoli da dispensare come ricchezze, epici combattenti da parco giochi pronti ad ogni sfida, legioni intere a guardia di un quartiere.

In un mondo dove la fantasia del gioco è la vita stessa, le battaglie epiche dei bambini si animano davanti al più grande dei nemici: il serioso vicino di casa Grindle, che con il suo tocco è capace di accelerare il tempo e che li può trasformare in adolescenti dallo sguardo spento e sempre sul telefonino o in adulti privi di ogni entusiasmo, una sorte peggiore della morte.

Zach Weinersmith, da nerd del linguaggio e da laureato in letteratura qual è, si premura di specificare nella postfazione che nella versione in lingua originale sono stati mantenuti diversi accorgimenti per far suonare i suoi versi nella maniera più fedele possibile all’inglese medievale senza però intaccare la leggibilità dell’opera; la traduzione nella versione italiana mantiene uno stile paragonabile: con la struttura in versi e le allitterazioni, lasciandoci con un’epica serie di filastrocche.

Dall’altro lato il tratto pulito di Boulet valorizza sicuramente il prodotto: a partire dalle pagine iniziali dedicate ai valorosi guerrieri bambini fino alle tavole di azione piene di personaggi; ogni disegno è pieno di dettagli e l’uso sapiente del bianco e nero con le sue sfumature sono la prova di un illustratore raffinato e a proprio agio con il racconto.

Bea Wolf è un racconto che parla di bambini, ma non è necessariamente un racconto per bambini, che affronta il tema della crescita e del distacco generazionale in maniera intelligente e scanzonata, senza tralasciare ampie dosi di umorismo, è uscito nelle librerie il 18 aprile 2025.